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Borsa svizzera: seduta in lieve rialzo, SMI +0,04%

(Keystone-ATS) ZURIGO – In positivo per quasi tutta la giornata, la Borsa svizzera è scivolata sotto la linea di demarcazione attorno alle 16.00 con il peggioramento a Wall Street, per poi oscillare attorno alla parità. I listini avevano già perso terreno in precedenza, sulla scia di realizzi di guadagno e di dati macroeconomici americani deludenti. L’indice SMI dei titoli guida ha terminato la seduta a quota 6277.49, in aumento dello 0,04%. L’indice allargato SPI ha chiuso a 5549.03 punti (+0,05%).
Gli ordini di beni durevoli in giugno negli USA hanno registrato un inaspettato ribasso dell’1% dopo il -0,8% del mese precedente. Le previsioni erano per un rialzo dell’1%. Al netto dei trasporti, si è registrato un calo dello 0,6% contro il +0,4% atteso.
Le blue chip bancarie hanno guidato il mercato per gran parte della seduta. Dopo la brillante performance di ieri (+11,21%), l’UBS ha chiuso con un +0,11% (a 17,48 franchi). Il Credit Suisse ha guadagnato l’1,09% (a 48,11 franchi) e la Julius Bär lo 0,19% (a 37,52 franchi). Il comparto è in crescita in Europa favorito dall’ammorbidimento delle nuove regole sui mezzi propri deciso da parte delle autorità di sorveglianza (Basilea III), hanno osservato gli operatori.
Positiva l’evoluzione dei due giganti farmaceutici, con Novartis in progresso dello 0,10% (a 51,45 franchi) e Roche dell’1,03% (a 137,60 franchi). In calo invece Nestlé (-0,47% a 52,55 franchi). Fra i titoli sensibili alla congiuntura, ABB è salita dell’1,09% (a 21,27 franchi). Il gruppo elvetico-svedese ha aumentato come previsto dal 52% al 75% la sua partecipazione nella propria filiale indiana. L’operazione comporta un esborso vicino al miliardo di franchi.
Flessione invece per Adecco (-2,09% a 54 franchi) e Holcim (-1,47% a 70,40 franchi). Syngenta (-2,15% a 227,60 franchi) risente del deterioramento del giudizio da parte di J.P. Morgan. In recupero Transocean (+2,59% a 50,25 franchi), proprietaria della piattaforma petrolifera esplosa nel Golfo del Messico, gestita dalla BP.
Nell’indice allargato, EFG International ha subito un tonfo del 20,32% (a 12,55 franchi). La banca ha registrato una perdita netta di quasi 800 milioni di franchi nel primo semestre. Le attività di hedge fund e di prodotti strutturati hanno reso necessario un ammortamento di 859,5 milioni, il doppio rispetto a quanto atteso dagli operatori.
Impennata del 31,24% invece per Day a 137,80 franchi. Il gigante informatico americano Adobe intende rilevare la società basilese specialista nello sviluppo di programmi di integrazione di internet nelle realtà aziendali. L’impresa californiana ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto di 255 milioni di franchi. Adobe offre 139 franchi per ciascuna azione Day, con un premio del 59,2% rispetto al corso medio del titolo negli ultimi 60 giorni. Ieri l’azione aveva chiuso a 105 franchi.

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