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Borsa svizzera: seduta prosegue al ribasso

(Keystone-ATS) La giornata prosegue negativa per la Borsa svizzera, che appare propensa a tirare il fiato dopo i recenti rialzi. Alle 15.25 l’indice dei valori guida SMI segnava 9424,57 punti, in flessione dello 0,50%, il listino SPI era in calo dello 0,44% a 9453,23 punti.

La settimana scorsa il mercato elvetico ha segnato un nuovo massimo da quasi otto anni, sfiorando con un SMI a 9472 punti anche il record di tutti i tempi di 9531 punti. Per alcuni investitori la pubblicazione di deludenti dati congiunturali cinesi ha rappresentato quindi un buon pretesto per realizzare i guadagni.

La seduta sta trascorrendo tranquilla, complice anche la festività zurighese del Sechseläuten e le vacanze primaverile in varie regioni del paese. Anche a livello internazionale mancano gli impulsi: a questo proposito l’attenzione si sta spostando sulla giornata di domani, quando cominceranno a fioccare i primi trimestrali delle banche americane. Mercoledì è poi in programma una seduta della Banca centrale europea.

Sul fronte interno sorvegliata speciale è Holcim (+0,53%), che oggi ha tenuto la sua assemblea generale. Sono scaturite poche novità riguardo alla controversa fusione con Lafarge: gli azionisti saranno chiamati a esprimersi al riguardo solo l’8 maggio.

Sotto pressione, soprattutto inizialmente, è apparsa Julius Bär (-0,95%): in un’intervista a un domenicale il presidente della direzione Boris Collardi ha smentito trattative di fusione in corso con Credit Suisse (-0,33%), dopo che voci in tal senso avevano fatto salire il valore del titolo. In negativo è anche UBS (-0,16%), come pure – nel comparto assicurativo – Swiss Re (-0,57%) e Zurich (-1,56%).

Poco mossi appaiono i valori maggiormente sensibili ai cicli congiunturali come ABB (+0,28%), Adecco (+0,18%) e Geberit (-0,30%). Quasi incollati alla linea di demarcazione sono – nel segmento del lusso – Swatch (-0,16%) e Richemont (-0,12%). Givaudan (-0,95%) è in ulteriore calo, dopo aver presentato venerdì i dati delle vendite del primo trimestre. Incidono negativamente sul listino i pesi massimi difensivi Nestlé (-0,40%), Novartis (-0,89%) e Roche (-0,65%).

Nel mercato allargato balzo di Goldbach Media (+6,49%) dopo l’annuncio dell’acquisto di una quota del 16,3% da parte di Veraison Capital. Burkhalter (+3,82%) ha pubblicato i dati di bilancio 2014 sorprendendo soprattutto riguardo all’aumento del dividendo, Bossard (+0,94%) ha informato sull’andamento degli affari nel primo trimestre 2015 e Galenica (+0,12%) ha fatto sapere di aver prolungato il contratto con il presidente Etienne Jornod, rafforzando nel contempo il Cda.

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