Borsa svizzera: sempre orientata al rialzo
(Keystone-ATS) Dopo aver aperto al rialzo la borsa svizzera si è concessa una sortita in territorio negativo, ma si è poi presto risollevata e da allora sta ampliando i guadagni. Alle 15.15 l’indice dei valori guida SMI segnava 5866,92 punti (+0,84% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in crescita dello 0,79% a 5480,63 punti.
Il mercato è positivamente influenzato da due dati macro economici americani: gli ordini dei beni durevoli, cresciuti in aprile, e le richieste di sussidi disoccupazione, che sono risultate in calo questa settimana. Meno incoraggianti, sul fronte congiunturale, sono state invece le novità odierne provenienti da Germania e Francia.
In generale fra gli investitori domina la cautela, vista l’incertezza sull’evoluzione della crisi nell’Eurozona. Gli operatori si aspettano una grande volatilità fino alle elezioni in Grecia a metà giugno. “E quello che succederà dopo nessuno lo sa”, ha aggiunto uno specialista interpellato dalla Reuters.
Per quanto riguarda i singoli titoli elvetici sono ben orientati i bancari UBS (+3,18%), Credit Suisse (+2,84%) e Julius Bär (+2,72%), come pure gli assicurativi Swiss Re (+0,64%) e Zurich (+1,60%). Stanno acquistando dinamismo, con il passare delle ore, anche i valori maggiormente legati ai cicli congiunturali come ABB (+1,04%) e Adecco (+0,71%).
Nel segmento del lusso Swatch (-1,70%) e Richemont (-1,42%) soffrono il rallentamento della crescita dell’export orologiero. Dalla parte opposta si mette in luce la sempre volatile Transocean (+4,00%). Guadagni minori vengono conseguiti dai pesi massimi difensivi Nestlé (+0,27%), Novartis (+0,71%) e Roche (+0,92%).
Nel mercato allargato Ypsomed (-4,30%) ha informato sull’andamento degli affari, mentre Logitech (+1,08%) ha precisato l’entità degli impieghi cancellati in Svizzera nell’ambito della ristrutturazione.
