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Borsa svizzera: sempre orientata al rialzo

(Keystone-ATS) La borsa svizzera rimane saldamente orientata al rialzo: alle 15.10 l’indice dei valori guida SMI segnava 8’681.71 punti, in progressione dell’1,43% rispetto a venerdì, mentre il listino globale SPI guadagnava l’1,42% a 9783,63 punti.

Il mercato elvetico accoglie con favore – anche se in modo meno euforico di altre piazze continentali – il primo posto ottenuto da Emmanuel Macron al primo turno delle elezioni presidenziali francesi. Per gli analisti si tratta di uno scenario perfetto, con la prospettiva di una vittoria al secondo turno contro l’antieuropeista Marine Le Pen.

Stando agli operatori è in atto un “rally del sollievo”: prima del voto i mercati erano come paralizzati, mentre ora fioccano gli ordini di acquisto, con volumi di contrattazione importanti. In parallelo è fortemente calato l’indice di volatilità, anche detto “il barometro della paura”.

Ad approfittare del voto francese e del rafforzamento dell’euro sono in particolare i bancari UBS (+4,88%), Credit Suisse (+4,64%) e Julius Bär (+2,32%). Nello stesso comparto finanziario si mettono in luce anche gli assicurativi Zurich (+2,08%), Swiss Life (+1,01%) e Swiss Re (+2,25%).

Bene orientati sono pure i valori più sensibili ai cicli economici come ABB (+2,24%), Adecco (+3,51%) – che è molto presente in Francia – e Geberit (+2,43%), mentre arranca LafargeHolcim (-0,69%) dopo l’annuncio della partenza del CEO Eric Olsen. Nel segmento del lusso Swatch (+1,01%) appare meno tonica di Richemont (+2,80%).

Syngenta (+0,18%) ha annunciato un lieve calo del fatturato nel primo trimestre, mentre il numero uno Erik Fyrwald si è detto fiducioso di poter concludere la fusione con ChemChina ancora nel mese di maggio. Actelion (-0,07%) ha reso noto che l’opa di Johnson & Johnson ha permesso di ottenere il 93% del capitale.

Logicamente meno brillanti della media sono oggi i pesi difensivi Nestlé (+1,32%), Novartis (+0,89%) e Roche (+0,99%). Scarso dinamismo sta mostrando anche Swisscom (-0,05%). Completano il quadro delle blue chip Givaudan (+1,27%) e SGS (+0,41%).

Nel mercato allargato ha informato sull’andamento degli affari la Banca cantonale glaronese (+2,33%).

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