Borsa svizzera: si mantiene al rialzo
(Keystone-ATS) La seduta prosegue positiva alla borsa svizzera, che dopo una timida apertura ha guadagnato terreno in mattinata e da allora è rimasta praticamente invariata: alle 15.20 l’indice dei valori guida SMI segnava 6041,84 punti (+1,20% rispetto a ieri), mentre il listino globale SPI era in crescita dell’1,17% a 5476,00 punti.
In tutta Europa sono passati in secondo piano i timori sul debito pubblico nell’Eurozona, tanto più che, stando a voci circolanti sui mercati, sarebbe stato raggiunto un accordo fra la Grecia e i suoi creditori. Un po’ dappertutto si registra inoltre una riduzione generalizzata dei differenziali di rendimento nei confronti del Bund tedesco.
Sul fronte congiunturale i mercati hanno apprezzato i dati sul comparto manifatturiero cinese in gennaio, segno della solidità dell’economia del colosso asiatico nonostante il rallentamento delle esportazioni verso l’area euro e il raffreddamento del mercato immobiliare voluto dal governo. Un miglioramento ha palesato anche l’analogo indicatore per l’Europa. Dagli USA è giunto il dato sulla creazione di impieghi nel settore privato in gennaio, pari secondo il sondaggio Adp a 170’000, meno delle attese. La notizia non ha influito sul mercato.
In Svizzera l’attenzione degli investitori è puntata su Roche (-1,16%), unica blue chip negativa: i dati relativi al 2011 sono stati accolti con una lieve delusione a livello di risultato, soprattutto per quanto riguarda le prospettive. Ma stando ad alcuni analisti sul corso pesano soprattutto i realizzi di guadagno: il titolo si è infatti messo in luce negli ultimi tempi. Ben orientati sono invece gli altri due pesi massimi difensivi, Novartis (+1,81%) e Nestlé (+0,95%). In netta progressione risultano i bancari UBS (+2,55%), Credit Suisse (+3,77%) e Julius Bär (+2,51%), che appaiono più tonici degli assicurativi Swiss Re (+1,94%) e Zurich (+0,72%).
