Borsa svizzera: vicina alla parità
(Keystone-ATS) La Borsa svizzera continua ad oscillare attorno alla linea di demarcazione. Alle 15.15 il listino principale SMI segna 6262,75 punti, in calo dello 0,11%. L’indice allargato SPI è a quota 5739,95 (-0,17%).
Nel primo pomeriggio è stato reso noto che gli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti in febbraio sono saliti del 2,2%. Gli economisti avevano previsto un incremento del 3%. Al netto della componente trasporti l’aumento è dell’1,6%.
A Zurigo incide in particolare l’arretramento del titolo Nestlé, che perde lo 0,53%. UBS ha peggiorato la sua valutazione sull’azione del gruppo alimentare, hanno osservato gli operatori. I due giganti farmaceutici sono invece chiaramente in positivo: +0,40% per Novartis, +1,01% per Roche.
Fra i bancari, UBS cede l’1,38%, mentre Credit Suisse sale dello 0,49% e Julius Bär è in calo marginale (-0,14%). Negativi i valori guida assicurativi, con Swiss Re che scende dello 0,77% e Zurich Financial dello 0,41%.
Contrastati i titoli più legati ai cicli congiunturali. ABB perde lo 0,27%, Adecco cresce dello 0,19% e Holcim è in flessione dello 0,76%.
Nel listino allargato va segnalato il crollo di Petroplus (-59,72%). Il consiglio di amministrazione dell’impresa in moratoria concordataria ha chiesto la revoca della società dalle negoziazioni alla Borsa svizzera. L’ultimo giorno di contrattazione dell’azione Petroplus dovrebbe essere fissato all’11 maggio.