Borsa svizzera: vicina alla parità
(Keystone-ATS) La borsa svizzera si muove vicino alla parità: alle 11.25 l’indice dei valori guida SMI segnava 6223,66 punti (-0,19% rispetto a venerdì), mentre il listino globale SPI era in progressione dello 0,13% a 5723,19 punti.
Il clima generale è tendenzialmente positivo, in particolare grazie agli impulsi provenienti dagli Usa e dall’Asia. L’andamento della settimana dovrebbe però essere fortemente influenzato da diversi importanti dati macroeconomici americani: si comincerà oggi con l’indice ISM dei responsabili degli acquisti per poi concludere con venerdì (a piazza elvetica chiusa per festività) con il rapporto sul mercato del lavoro.
Sempre in ambito congiunturale in Svizzera è stato pubblicato il dato di febbraio del commercio al dettaglio, risultato in aumento in termini reali di quasi l’1%. Per quanto riguarda l’industria l’indice dei responsabili degli acquisti PMI è tornato nella zona di crescita, battendo le previsioni.
Sul mercato pesa però la flessione dell’assicurativo Zurich (-6,60%, pari a -16 franchi), da oggi scambiata senza cedola per il dividendo (di 17 franchi). Cede terreno anche Swiss Re (-0,43%) e lo stesso fanno i bancari UBS (-1,11%), Credit Suisse (-1,01%) e Julius Bär (-1,10%), forse influenzati dagli ultimi sviluppi del contenzioso fiscale fra Svizzera e Germania.
Sono orientati al ribasso anche i titoli maggiormente legati ai cicli economici come ABB (-0,49%), Adecco (-0,78%) e Holcim (-1,27%). In progressione si mantengono per contro i valori del lusso – con Swatch (+0,60%) e Richemont (+0,53%) che approfittano dell’evoluzione in Cina – e i pesi massimi difensivi Nestlé (+0,18%), Novartis (+0,48%) e Roche (+0,64%).
Nel mercato allargato ha deluso il risultato semestrale di Barry Callebaut (-2,54%), mentre Actelion (+0,09%) si è ripresa dalle perdite iniziali dovute all’annuncio del blocco dello sviluppo di un medicinale. Bossard (+0,85%) ha reso noto un calo del fatturato nel primo trimestre.
