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Borsa svizzera chiude in crescita, SMI +0,93%

(Keystone-ATS) I risultati parziali positivi di alcune blue chip hanno sospinto oggi al rialzo i listini della borsa svizzera. In chiusura, l’indice dei titoli guida SMI ha terminato a 6323,64 punti, in crescita dello 0,93%. Sul mercato allargato, l’SPI ha guadagnato lo 0,97% a 5860,86 punti. I dati congiunturali deludenti provenienti dagli Usa e le rendite in ascesa dei titoli di Stato iberici non hanno influito sugli investitori.

Gli occhi erano oggi puntati su Novartis. Il titolo del gigante farmaceutico basilese è salito dell’1,73% a 56 franchi. Nel primo semestre 2012, la multinazionale elvetica ha registrato un utile netto in calo del 9% rispetto ad un anno fa, a 5,05 miliardi di dollari. Il volume d’affari si è attestato invece a 28,04 miliardi di dollari, in contrazione del 3%.

All’origine di tale evoluzione vi è il rafforzamento del dollaro, unito a vendite in calo nel settore dei generici (Sandoz) e nel settore Consumer Health. Queste cifre confermano in ogni caso le attese degli analisti.

Hanno approfittato del rialzo di Novartis anche Roche (+0,53% a 171,70 franchi) e Actelion (+5,70% a 43,60 franchi). Dopo le misure di abbattimento dei costi, il gruppo biotecnologico basilese Actelion ha di nuovo realizzato profitti nel primo semestre dell’anno. L’utile netto è risultato di 173,7 milioni di franchi, a fronte di una perdita di 262,3 milioni un anno prima.

La settimana scorsa, Actelion aveva annunciato la soppressione fino a 135 posti per il comparto di ricerca e sviluppo nonché nell’amministrazione. Circa 115 impieghi dovrebbero saltare nella casa madre di Allschwil (BL). Sono previsti fino a 70 licenziamenti.

Bene anche i titoli del lusso, dopo la pubblicazione delle cifre riguardanti l’export di orologi, sempre in forte crescita. Swatch è salita del 2,11% a 372,80 franchi e Richemont del 3,06% a 53,90 franchi. Va segnalato inoltre che Hermès, la società francese del lusso, ha chiuso il primo semestre 2012 con ricavi in crescita del 21,9% su un anno a 1,59 miliardi di euro (1,91 miliardi di franchi).

Tra le altre blue chip, UBS ha chiuso in leggera crescita dello 0,10% a 10,49 franchi, mentre il Credit Suisse ha subito un tonfo del 3,18% a 17,34 franchi, dopo che ieri i vertici avevano annunciato un piano per un aumento del capitale azionario per far fronte alle esigenze di Basilea III. Julius Baer è cresciuta invece dello 0,92% a 35 franchi.

Tra gli assicurativi, Zurich è salita dello 0,92% a 220.50 franchi e Swiss Re dell’1,15% a 61,40 franchi. Tra i pesi massimi, Nestlé ha terminato in progressione dello 0,51% a 59,50 franchi. Il gruppo alimentare ha annunciato l’acquisizione di una parte della società americana Accera, che produce tra l’altro un alimento usato nelle cliniche per i malati di Alzheimer.

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