Borsa svizzera chiude in leggera crescita, SMI +0,02%

(Keystone-ATS) ZURIGO – Giornata fiacca oggi alla Borsa svizzera, con gli indici che hanno oscillato attorno alla linea di demarcazione. I dati macroeconomici provenienti dagli Stati Uniti sono passati pressoché inosservati. In chiusura, l’indice SMI delle blue chip ha terminato a 6333,65 punti, in crescita marginale dello 0,02%. L’indice allargato SPI ha guadagnato lo 0,05% a 5591,68 punti.
I volumi di scambio sono stati modesti. Gli indici americani sui compromessi per l’acquisto di case, sui sussidi di disoccupazione e sugli ordini industriali non hanno influenzato gli investitori, che attendono invece i dati sulla disoccupazione statunitense che verranno diffusi domani. Ininfluente anche la decisione della Banca centrale europea sui tassi, rimasti fermi all’1%, come ampiamente previsto dagli osservatori.
Tra i titoli dell’SMI, UBS è cresciuta dello 0,39% a 17,90 franchi, mentre il titolo del Credit Suisse è diminuito dello 0,46% a 45,64 franchi. Julius Bär è avanzata dello 0,46% a 37,49 franchi. Tra gli assicurativi, ZFS è calata dello 0,13% a 234,20 franchi, mentre Swiss Re è progredita dello 0,11% a 43,58 franchi.
Vendite si sono registrate in particolare sui titoli difensivi, in forte crescita ieri. Novartis ha chiuso in discesa dello 0,65% a 53,7 franchi e Roche dello 0,29% a 139,70 franchi. Nestlé ha terminato invariata a 53,75 franchi, recuperando le perdite incassate in mattinata.
Swatch ha guadagnato l’1,52% a 339.90 franchi. Il gruppo di Bienne ha indicato di aver fatto causa a UBS dopo aver subito gravi perdite su investimenti a capitale protetto (absolute return) risalenti al 2009. La portavoce del numero uno mondiale dell’orologeria Beatrice Howald ha confermato all’ATS una notizia in tal senso pubblicata dal “Tages-Anzeiger” e dal “Bund”. Stando alla stampa la società reclama alla grande banca 30 milioni di franchi, ciò che corrisponde all’ammontare perso con gli investimenti. Swatch si è rifiutata di confermare questa cifra.