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Borsa svizzera chiude in leggera perdita, SMI -0,07%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha chiuso le contrattazioni odierne sotto la soglia della parità: l’indice SMI dei titoli guida ha segnato una leggera flessione dello 0,07% a 9’383,60 punti e anche l’indice complessivo SPI è sceso nelle stesse proporzioni a quota 9’520,20.

Tutti i mercati europei hanno subito in mattinata il crollo delle borse cinesi, che hanno archiviato la seduta lasciando sul terreno oltre il 6%: l’indice Shanghai Composite ha terminato gli scambi cedendo il 6,15%, mentre lo Shenzhen Component ha perso il 6,56%. Con il passare delle ore le borse hanno metabolizzato lo choc, ma gli investitori sono rimasti prudenti. Il timore è che il rallentamento cinese possa estendersi ad altri paesi dell’area.

Dagli USA, in attesa domani di possibili segnali da parte della Fed su eventuali rialzi dei tassi, è intanto giunta notizia che le costruzioni di case nuove a luglio sono salite dello 0,2% a un tasso annualizzato di 1,21 milioni di unità, il livello più alto dal 2007. Il dato si va ad aggiungere al balzo della fiducia dei costruttori edili, salita ai massimi da dieci anni.

Sulla piazza zurighese il listino principale è stato appesantito dai colossi difensivi Nestlé (-0,07% a 74.95 franchi) e Roche (-0,29% a 276.90 franchi), mentre Novartis ha fatto una passo avanti dello 0,20% (a 101.00 franchi).

Contrastati i bancari: Credit Suisse ha fatto segnare un progresso dello 0,55% (a 27.65 franchi) e Julius Bär dello 0,75% (a 53.40 franchi); UBS ha invece innestato la retromarcia (-0,32% a 21.69 franchi). Di segno meno anche alcuni titoli più sensibili alla variazioni congiunturali, ma non Adecco (+0,38% a 79.70 franchi) e nemmeno LafargeHolcim (+0,15% a 66.55 franchi). Pesante arretramento, nel segmento del lusso, per Swatch (-1,76% a 390.30 franchi).

Sul mercato allargato sono state numerose le aziende che hanno informato sui risultati semestrali: tra queste Komax (-0,36% a 166.90 franchi) e Forbo, che ha annunciato un utile netto in calo del 14,6%, a 45,8 milioni di franchi. La performance è risultata sotto le attese degli analisti e il titolo in borsa ha ceduto il 12,38% a 1’040.00 franchi. Balzo in avanti invece per il numero uno dei prodotti lattieri Emmi (+8,64% a 349.00 franchi), che nonostante il franco forte e una riduzione delle vendite è riuscita a migliorare l’utile netto del 3%.

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