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Borsa svizzera chiude in perdita, SMI -1,49%

(Keystone-ATS) ZURIGO – Giornata negativa oggi per la Borsa svizzera frenata dalle dichiarazioni di Angela Merkel. La cancelliera tedesca ha precisato stamane in parlamento che il divieto a tempo indeterminato delle vendite allo scoperto e sui credit-default swap che scommettono al ribasso sui titoli di Stato europei rimarrano in vigore finché non verrà raggiunto un accordo a livello continentale su questo tema. In chiusura, l’indice delle blue chip SMI ha perso l’1,49% a 6374,43 punti. L’SPI è arretrato dell’1,59% a 5623,29 punti.
Particolarmente colpiti dalle dichiarazioni della Merkel – che ha nel frattempo ottenuto l’appoggio del presidente della Commissione europea Barroso – e dalle paure che ancora aleggiano sulla tenuta delle finanze di alcuni Paesi dell’area euro, i titoli bancari, con UBS in flessione del 2,65% a 15,79 franchi, Credit Suisse del 2,92% a 45,91 franchi e Julius Baer dello 0,67% a 34,09 franchi.
Decisamente in flessione gli assicurativi: Swiss Life è calata del 3,09% a 122,5 franchi, Swiss Re del 3,28% a 46,85 franchi e ZFS dell’1,52% a 233 franchi.
Tra i pesi massimi difensivi, Nestlé ha perso lo 0,47% a 52,9 franchi, Roche lo 0,61% a 162,9 franchi e Novartis lo 0,75% a 52,65 franchi. Circa quest’ultima società, dopo la condanna lunedì per discriminazione sessuale da parte di un tribunale di New York, la giuria popolare che ha esaminato il caso ha inflitto oggi al colosso farmaceutico basilese una multa – tecnicamente un “risarcimento punitivo” o punitive damages – di 250 milioni di dollari a favore delle sue impiegate negli Stati Uniti.
Lunedì scorso, al termine di una causa collettiva, nove giurati avevano riconosciuto Novartis colpevole di discriminazione contro 12 collaboratrici della filiale del gruppo basilese. Il tribunale ha condannato Novartis al versamento, in un primo momento, di un indennizzo di 3,4 milioni per queste impiegate. La giudice che ha seguito il caso dovrà stabilire quanto Novartis dovrà pagare per le impiegate che vorranno partecipare alla causa collettiva. Teoricamente, 5600 donne che hanno lavorato per la ditta farmeceutica dal 2002-07 potranno far valere i loro diritti di fronte alla corte.
Flessioni importanti anche per Adecco (-3,96% a 57,05 franchi), ABB (-3,33% a 19,48 franchi) e Holcim (-2,43% a 74,15 franchi). Tonfo anche per Swatch, risultata in flessione del 3,50% a 308,8 franchi, e per Richemont (-5,04% a 39 franchi).

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