Borsa svizzera chiude in positivo, SMI +0,59%
(Keystone-ATS) Nonostante la burrasca che si sta abbattendo sulla Grecia, la Borsa svizzera ha messo a segno ancora una giornata positiva, nonostante l’erosione dei guadagni sul finale dopo i dati Usa sulla disoccupazione.
In chiusura, l’indice SMI delle blue chip si è attestato a 8961,48 punti, in crescita dello 0,59%. L’indice completo SPI è avanzato dello 0,53% a 9092,07 punti.
L’economia americana ha creato a giugno 223.000 nuovi posti di lavoro contro le attese di 230.000. Il tasso di disoccupazione è sceso al 5,3%. Si tratta del livello più basso dal 2008, indica una nota del Ministero del lavoro statunitense. Gli investitori, dopo i dati d’oltre Atlantico, hanno preferito ridurre le rispettive posizioni per incassare i guadagni.
Per quanto riguarda il listino principale, i bancari sono in crescita come ieri, anche se a un livello inferiore. UBS è avanzata dello 0,69% a 20,56 franchi, Credit Suisse del 2,04% a 27 franchi e Julius Bär dello 0,09% a 53,35 franchi. Tra gli assicurativi, Zurich è progredita dello 0,62% a 290,80 franchi e Swiss Re dello 0,60% a 83,75 franchi.
Hanno sostenuto il mercato i titoli difensivi con Roche che ha guadagnato lo 0,04% a 266,40 franchi, Novartis lo 0,81% a 93,90 franchi e Nestlé lo 0,66% a 69 franchi. In calo invece ABB (-0,76% a 19,68 franchi) – oggi l’azienda ha annunciato una commessa in India per 50 milioni di franchi – Adecco (-0,20% a 76,75 franchi) e SGS (-2,63% a 1669 franchi). Sul leader della certificazione mondiale ha influito negativamente una valutazione di Jefferies.
Tra i titoli in forte crescita si segnala Syngenta (+3,09% a 396,90 franchi). Gli investitori sono sempre più convinti che Monsanto rileverà l’azienda elvetica. La società americana offre 45 miliardi di dollari. Syngenta ha finora respinto gli approcci, giudicando il prezzo troppo basso.