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Borsa svizzera chiude in rialzo, SMI +0,32%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha chiuso la prima seduta settimanale in lieve rialzo, dopo aver a lungo faticato a trovare un orientamento preciso. L’indice dei valori guida SMI ha terminato a 8817,19 punti (+0,32% rispetto a venerdì), mentre il listino globale SPI ha guadagnato lo 0,26% a 8699,51 punti.

Il mercato è sempre sostenuto dalla politica monetaria espansiva praticata dalle banche centrali. Ma gli investitori sono poco propensi ad operare importanti acquisti, alla luce dei recenti dati congiunturali deludenti in Usa e in Cina, del rallentamento dell’attività economica in Europa e del persistere della crisi ucraina. Non aiuta inoltre il sentimento generale la prospettiva – delineata dai sondaggi – di un possibile distacco della Scozia dalla Gran Bretagna.

Gli analisti della Banca cantonale di Zurigo valutano comunque tuttora positivamente le prospettive per le azioni, soprattutto poiché scarseggiano valide alternative di investimento. A loro avviso non bisogna però dimenticare che da inizio agosto i corsi sono notevolmente cresciuti e di conseguenza i rischi di una correzione sono aumentati.

Per quanto riguarda i singoli titoli hanno svolto una efficace funzione di traino i valori farmaceutici Novartis (+0,75% a 87,05 franchi) e Roche (+0,59% a 270,90 franchi), grazie anche a notizie positive riguardanti due loro farmaci, Ultibro Breezhaler e RoActemra. Leggermente meno tonico è apparso il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,35% a 71,65 franchi).

In ordine sparso hanno chiuso i titoli particolarmente esposti alla congiuntura, come Adecco (-0,99% a 69,75 franchi), Geberit (+0,06% a 314,70 franchi), ABB (+0,37% a 21,46 franchi) – alla vigilia della giornata degli investitori – e Holcim (-1,27% a 73,60 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (-0,30% a 501,00 franchi) è rimasta dietro a Richemont (-0,11% a 88,50 franchi), in attesa di conoscere, domani, le intenzioni di Apple riguardo al possibile lancio di uno smartwatch.

Negativi si sono rivelati i bancari UBS (-0,06% a 16,48 franchi), Credit Suisse (-0,04% a 25,71 franchi) e Julius Bär (-0,87% a 43,15 franchi). Hanno per contro terminato con il segno opposto gli assicurativi Swiss Re (+0,33% a 76650 franchi) e Zurich (+0,32% a 280,80 franchi): quest’ultimo valore ha beneficiato di un cambiamento di obiettivo di corso da parte di Deutsche Bank. Swisscom (+0,09% a 531,00 franchi) ha dal canto suo annunciato i primi passi verso l’integrazione di PubliGroupe.

Completano il quadro delle blue chip Actelion (-0,89% a 111,40 franchi), Givaudan (-0,39% a 1541,00 franchi), SGS (+0,49% a 2061,00 franchi), Syngenta (+0,12% a 325,60 franchi) e Transocean (invariata a 34,79 franchi).

Nel mercato allargato ha sofferto per i realizzi di guadagno Leclanché (-8,53% a 4,93 franchi) dopo che la settimana scorsa aveva fatto un balzo in avanti. Hiag (+3,27% a 82,00 franchi) ha presentato i semestrali.

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