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Borsa svizzera chiude in rialzo: SMI +0,65%

(Keystone-ATS) Chiusura positiva per la Borsa svizzera, che ha terminato le contrattazioni con l’indice SMI dei titoli guida a 6’300,43 punti, in rialzo dello 0,65%: è stata così superata, seppur di poco, la soglia psicologica dei 6’300 punti, un evento che non si verificava dal giugno dello scorso anno. L’indice complessivo SPI ha guadagnato lo 0,58% a quota 5’773,19.

I mercati, dopo la decisione della Fed americana di mantenere invariati i tassi, hanno giudicato in modo positivo l’evoluzione congiunturale negli USA. La Fed ha inoltre pubblicato i risultati degli stress test condotti sulle banche americane e anche in questo caso l’esito è stato soddisfacente.

Ad approfittarne tra le blue chip sono stati i titoli bancari, con Credit Suisse che ha fatto un balzo del 4,99% (a 26,30 franchi), dopo che già ieri era salita del 4%. In progressione, ma in misura minore anche UBS (+1,96% a 13,02 franchi) e Julius Bär (+1,78% a 37,22 franchi).

In controtendenza il gigante dell’alimentare Nestlé, che ha ceduto lo 0,70% (a 56,40 franchi). Novartis ha guadagnato lo 0,30% (a 50,60 franchi) e Roche lo 0,69% (a 160,20 franchi). Positivi, tra gli assicurativi, Zurich Financial (+2,65% a 240,30 franchi)e Swiss Re (+1,05% a 57,90 franchi).

Sul mercato allargato la società elettrica BKW, che oggi ha interposto ricorso al Tribunale federale in merito alla durata dell’autorizzazione di esercizio della centrale nucleare di Mühleberg, ha guadagnato l’1,3%. Cham Paper Group, che ha presentato i risultati annuali, è arretrata del 3,06%. Dufry, che pure ha illustrato i risultati aziendali, è salita del 2,7%.

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