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Borsa svizzera chiude in rialzo, SMI +0,67%

(Keystone-ATS) Seduta tutta in rialzo oggi per la Borsa svizzera, dopo le perdite di ieri. L’indice principale SMI ha chiuso con una progressione dello 0,67% a 8’867.07 punti, quello allargato SPI dello 0,74% a 10’103.57 punti.

Gli investitori non sono sembrati preoccupati per una nuova bolla tecnologica e guardavano già alla Federal Reserve: è dato quasi per scontato che domani sera i tassi saranno aumentati di un quarto di punto e pertanto c’è attesa soprattutto per le prospettive della banca centrale americana.

Tra le blue chip in forte crescita i bancari Julius Bär (+2,75% a 50.85 franchi) e UBS (+1,81% a 15.75 franchi), il lusso con Swatch (+2,08% a 368.00 franchi) e Richemont (+1,46% a 79.70 franchi), i ciclici Adecco (+1,37% a 73.80 franchi) e Sika (+1,04% a 6’330.00 franchi), così come Givaudan (+1,13% a 1’976.00 franchi) e SGS (+1,05% a 2’319.00 franchi).

Tra i pesi massimi difensivi Nestlé segna un +0,25% a 80.75 franchi, Roche un +0,44% a 250.70 franchi e Novartis un +0,90% a 78.80 franchi.

Quest’ultima ha tratto profitto da una decisione di ieri della Corte suprema americana, la quale ha annullato una decisione di un tribunale d’istanza inferiore che esigeva che il colosso farmaceutico basilese Novartis attendesse sei mesi dopo il via libera della Food and Drug Administration (FDA) prima di cominciare a vendere il suo biosimilare Zarxio.

LafargeHolcim è progredita dello 0,18% a 56.80 franchi dopo che in Francia è stata aperta un’inchiesta su possibili accordi raggiunti tra collaboratori di Lafarge e gruppi armati in Siria, alcuni sottoposti a sanzioni, per fare in modo che un cementificio potesse continuare a lavorare nonostante la guerra. Del caso si occuperanno tre giudici, uno specializzato nell’antiterrorismo e gli altri due in questioni finanziarie, ha comunicato oggi la procura parigina.

Nel mercato allargato da segnalare che Meyer Burger è salita del 7,76% a 1.25 franchi, approfittando di un rapporto positivo del ramo fotovoltaico in Cina.

Da parte sua Basilea Pharmaceutica è cresciuta del 4,58% a 77.60 dopo aver ottenuto altri 54,8 milioni di dollari nel quadro di un accordo con l’agenzia americana Biomedical Advanced Research and Development Authority (Barda) per lo sviluppo dell’antibiotico ceftobiprol. Da parte sua

Panalpina ha invece perso il 2,45% a 131.20 franchi. Il gruppo logistico si vede confrontato a una costante erosione dei margini e ha messo in guardia da una contrazione degli utili nel primo semestre.

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