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Borsa svizzera chiude in rialzo, SMI +0,83%

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera si avvicina sempre più al massimo storico del giugno 2007. Intanto l’indice principale SMI ha toccato durante la seduta odierna il livello più alto da quasi otto anni, per chiudere a quota 9’471.46 (+0,83%).

Dal canto suo l’SPI è cresciuto dello 0,82% a 9’494.96 punti.

Secondo operatori “ormai non vi sono alternative d’investimento valide alle azioni”. Inoltre il rafforzamento del dollaro sostiene le prospettive per le esportazioni, è stato affermato.

Tra le blue chip Givaudan ha perso lo 0,39% a 1’782 franchi dopo la presentazione del fatturato realizzato nel primo trimestre, cresciuto dello 0,4% a 1,09 miliardi di franchi. Il titolo scende nonostante gli analisti si aspettassero solo 1,07 miliardi.

In forte calo Swisscom (-4,52% a 549.50 franchi), scambiata però senza la cedola del dividendo. Negativa anche Holcim (-1,12% a 74.80 franchi), fortemente cresciuta ieri dopo l’annuncio dell’intesa su chi guiderà la società che nascerà dalla fusione tra l’azienda sangallese e la francese Lafarge. Tra gli altri titoli più legati alla congiuntura Geberit è avanzata dello 0,57% a 370.60 franchi, Adecco dello 0,37% a 82.35 franchi e ABB dello 0,33% a 21.08 franchi.

Il listino è stato sostenuto principalmente dai pesi massimi difensivi, con Nestlé salita dell’1% a 75.90 franchi, Novartis dell’1,30% a 101.40 franchi e Roche dello 0,98% a 278.30 franchi. Tra i bancari bene UBS, cresciuta dello 0,85% a 19.04 franchi, e Julius Bär, progredita dell’1,55% a 52.50 franchi, mentre Credit Suisse si è indebolita nel pomeriggio e ha chiuso con un +0,15% a 27.12 franchi. In chiaro rialzo anche il lusso con Swatch Group a 445.70 franchi (+1,34%) e Richemont a 84.45 franchi (+0,90%). La sempre volatile Transocean è dal canto suo salita del 3,67% a 16.40 franchi.

Nel mercato allargato Leclanché ha ceduto il 5,70% a 4.47 franchi dopo aver chiuso il 2014 con una perdita netta di 25,7 milioni di franchi, contro un buco di 13,6 milioni l’anno precedente. Starrag – il cui presidente del consiglio d’amministrazione Walter Fust lascerà la carica – ha chiuso con un +1,52% a 59.95 a franchi, mentre EMS-Chemie è salita dello 0,43% a 410 franchi nonostante abbia annunciato un calo del giro d’affari del 2,5% nel primo trimestre. In valute locali esso è però progredito del 3,3%.

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