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Borsa svizzera chiude in rialzo, SMI +1,06%

(Keystone-ATS) Seduta positiva per la borsa elvetica, spinta da buoni dati aziendali in Svizzera e negli Usa: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 8197,43 punti, in progressione dell’1,06% rispetto a ieri.

Pure il listino globale SPI ha guadagnato l’1,06%, fermandosi a 8884,70 punti.

L’umore degli investitori è stato influenzato soprattutto dalla stagione dei bilanci semestrali, che si sta rivelando rallegrante. “La netta maggioranza delle imprese supera le aspettative”, ha affermato un operatore. Non si può comunque parlare di una corsa all’oro: il quadro economico complessivo rende infatti tuttora scettici.

A spingere verso l’acquisto di azioni rimane la mancanza di alternative di investimento valide e la promessa delle banche centrali di mantenere il piede sull’acceleratore in materia di politica monetaria. “Fino a quando sarà così non vedremo una vera correzione del mercato”, ha spiegato uno specialista interpellato dalla Reuters.

Gli occhi sono puntati su Wall Street, che anche oggi è apparsa positiva e che viaggia ai massimi di sempre. Anche le preoccupazioni legate alla Brexit sembrano essere passate in secondo piano: si fa via via strada l’idea che il problema sia più locale che globale.

Per quanto riguarda i singoli titoli in primo piano hanno figurato oggi i valori farmaceutici Novartis (+2,18% a 82,00 franchi), Roche (+1,00% a 253,00 franchi) e Actelion (+2,12% a 173,80 franchi): le ultime due società informeranno domani sull’andamento degli affari. Meno toniche si sono rivelate altre azioni di carattere difensivo quali Nestlé (+0,45% a 78,10 franchi) e Swisscom (+0,10% a 480,50 franchi).

Bene orientata si è mostrata la gran parte dei titoli più sensibili ai cicli economici come ABB (+0,90% a 20,07 franchi), Adecco (+1,14% a 53,25 franchi), Geberit (+0,45% a 375,90 franchi) e LafargeHolcim (+0,19% a 43,30 franchi). Nel segmento del lusso Swatch (-0,27% a 260,60 franchi) ha sofferto più di Richemont (+1,32% a 57,60 franchi) per le conseguenze delle instabilità geopolitiche.

SGS (-0,55% a 2174,00 franchi) ha continuato a subire l’impatto negativo delle cifre di metà anno non soddisfacenti pubblicate lunedì, mentre Givaudan (-1,03% a 2023,00 franchi) – che al contrario ha convinto gli analisti – è rimasta interessata dai realizzi di guadagno. Syngenta (+1,36% a 387,70 franchi) si è dimostrata invece una delle azioni più dinamiche.

I buoni risultati dell’americana Morgan Stanley hanno favorito i bancari UBS (+1,86% a 13,12 franchi), Credit Suisse (+1,34% a 11,35 franchi) e Julius Bär (+0,83% a 40,03 franchi). Sulla stessa lunghezza d’onda hanno terminato anche gli assicurativi Zurich (+0,21% a 234,20 franchi), Swiss Life (+0,91% a 221,80 franchi) e Swiss Re (+0,54% a 83,70 franchi).

Nel mercato allargato l’interesse era concentrato su Lonza (+5,79% a 179,20 franchi), Panalpina (+7,45% a 124,00 franchi) e Georg Fischer (+3,76% a 815,00 franchi), che hanno pubblicato i risultati semestrali.

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