Prospettive svizzere in 10 lingue

Borsa svizzera chiude in rialzo, SMI +1,36%

(Keystone-ATS) Giornata positiva per la borsa svizzera, tornata sulla via della crescita dopo 4 sedute in calo. L’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 9102,70 punti, in progressione dell’1,36% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI è salito dell’1,22% a 9249,42 punti.

Il mercato ha avviato la giornata in modo titubante, poi ha operato un rimbalzo di natura essenzialmente tecnica, dopo che l’SMI aveva perso circa 300 punti nei giorni precedenti. Nel finale di seduta i corsi hanno quindi accelerato, favoriti dall’andamento di Wall Street dopo dati macro favorevoli.

La propensione al rischio degli investitori rimane però frenata dai timori circa un rapido innalzamento dei tassi negli Usa e dalla minaccia di una bancarotta in Grecia. A quest’ultimo riguardo la prospettiva di uno sblocco delle trattative ha sostenuto oggi i mercati europei. La volatilità misurata dall’indice elvetico VSMI rimane peraltro elevata, anche se in flessione rispetto a ieri.

Per quanto riguarda i singoli titoli ha svolto un’importante funzione di traino Roche (+2,21% a 272,60 franchi), dopo che le autorità americane hanno concesso al suo farmaco Actemra/Roactemra lo speciale statuto che permette di accelerare gli esami per preparati che trattano malattie gravi. Non molto lontano si è mossa Novartis (+1,55% a 95,05 franchi), grazie anche a nuovi dati clinici relativi al suo medicinale Secukinumab, mentre meno effervescente è apparso il terzo peso massimo difensivo, Nestlé (+0,65% a 69,75 franchi).

Al centro dell’attenzione figuravano anche UBS (+2,24% a 20,51 franchi) e Credit Suisse (+1,06% a 25,75 franchi), dopo che ieri sera Standard & Poor’s ha migliorato la prospettiva del loro rating. Fra i due grandi si è inserito il terzo bancario, Julius Bär (+2,18% a 51,65 franchi). Nel comparto assicurativo Swiss Re (+0,59% a 85,50 franchi) è sembrata più ispirata di Zurich (-0,07% a 288,90 franchi).

Bene orientati sono rimasti per tutta la giornata i valori maggiormente dipendenti dalla congiuntura ABB (+1,09% a 21,40 franchi), Adecco (+2,33% a 76,75 franchi), Geberit (+1,11% a 337,20 franchi) e Holcim (+1,56% a 71,60 franchi). Sono rimasti a braccetto i titoli del lusso, Swatch (+2,75% a 377,80 franchi) e Richemont (+2,02% a 78,35 franchi). Actelion (+3,22% a 144,10 franchi) è stata una volta ancora favorita dalle voci che la danno candidata a un’acquisizione. Fra le poche blue chip in negativo va menzionata Transocean (-0,50% a 17,90 franchi).

Sarebbe peccato non completare il quadro dimenticando Givaudan (+0,12% a 1676,00 franchi), SGS (+1,04% a 1845,00 franchi), Swisscom (+1,14% a 531,50 franchi) e Syngenta (-0,07% a 401,70 franchi).

Nel mercato allargato tonfo di AMS (-21,12% a 44,25 franchi), che secondo notizie di stampa avrebbe perso un importante ordinativo di Apple. Barry Callebaut (+4,09% a 1119,00 franchi) ha annunciato la nomina del nuovo CEO, Antoine de Saint-Affrique. Sorvegliata speciale era anche Kudelski (+2,82% a 14,60 franchi), che ha informato su un contratto con Bloomberg. Aevis (+0,22% a 46,10 franchi) ha pubblicato il giro d’affari trimestrale.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR