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Borsa svizzera chiude in rialzo, SMI +1,38%

(Keystone-ATS) Dopo una mattinata già positiva la Borsa svizzera ha accresciuto i guadagni sul mezzogiorno dopo che la Cina ha tagliato nuovamente i tassi di interesse. L’SMI ha chiuso con una progressione dell’1,38% a 8’910.52 punti, l’SPI dell’1,37% a 9’108.52 punti.

I listini erano già sostenuti dalla prospettiva di possibili nuove misure di stimolo (“quantitative easing”) in dicembre evocate ieri dal presidente della Banca centrale europea Mario Draghi. Poi la Pboc, la Banca centrale cinese, ha annunciato la riduzione del costo del denaro di 25 punti base e il taglio del coefficiente di riserva delle banche di 50 punti base, con un ulteriore riduzione di altri 50 punti base per alcuni istituti. La decisione evidenzia la volontà da parte delle autorità di Pechino di cercare arginare il rallentamento dell’economia e centrare così l’obiettivo di una crescita del 7% del pil nel 2015. Per la Cina si tratta del sesto taglio da novembre 2014.

Tra le blue chip elvetiche hanno chiuso in forte progressione i ciclici ABB (+3,12% a 18.15 franchi), LafargeHolcim (+2,46% a 56.25 franchi), Adecco (+2,17% a 72.90 franchi) e Geberit (+1,95% a 334.30 franchi). Corrono anche i bancari, con Credit Suisse – sotto pressione nelle ultime due sedute in seguito alla nuova strategia – che è avanzata del 2,45% a 24.22 franchi, UBS del 2,76% a 20.09 franchi e Julius Bär del 2,04% a 49.12 franchi.

In forte rialzo pure Actelion (+2,56% a 132.30 franchi) e SGS (+2,14% a 1’861 franchi) così come il lusso: Swatch segna un +2,12% a 390.60 franchi, Richemont un +1,58% a 83.70 franchi. Bene anche i pesi massimi difensivi, con Roche che è cresciuta dell’1,38% a 264.30 franchi, Novartis dell’1,06% a 90.40 franchi e Nestlé dello 0,94% a 75.50 franchi. Ha terminato in controtendenza solo Syngenta (-0,12% a 335.10 franchi).

Nel listino allargato Schindler, che ha presentato le cifre dei primi nove mesi, ha terminato in rialzo del 2,69% a a 156.30 franchi. Mikron, che ha invece abbassato nuovamente le previsioni per l’esercizio 2015, è scesa dell’1,09% a 6.33 franchi. Cicor ha perso il 2,44% a 24 franchi dopo aver annunciato una ristrutturazione su due siti: l’ufficio di vendita di Quartino sarà trasferito a Bronschhofen (SG), mentre la sede di Moudon (VD) viene raggruppata con quella di Boudry (NE). Sono attesi alcuni licenziamenti.

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