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Borsa svizzera chiude in ribasso, SMI -0,56%

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera ha chiuso l’ultima seduta della settimana in territorio negativo con l’indice SMI dei principali titoli in flessione dello 0,56% a 8’802,89 punti. L’indice complessivo SPI è arretrato dello 0,55% a quota 9’060,20.

I mercati hanno continuato a subire gli effetti delle decisioni della Banca centrale europea, che ieri ha prolungato fino a marzo 2017 il programma di quantitative easing lasciando però invariato l’importo degli acquisti mensili a 60 miliardi di euro. Le borse scommettevano invece su un aumento e sono quindi rimaste deluse.

Notizie positive, che hanno però avuto un effetto contenuto, sono giunte dagli Stati Uniti, dove a novembre gli occupati sono saliti di 211 mila unità per un tasso di disoccupazione – calcolato su una diversa base statistica – rimasto fermo al 5%. Le cifre, per quanto riguarda gli occupati, sono risultate migliori del previsto e il trend rafforza l’ipotesi di un aumento dei tassi da parte della Fed in occasione della prossima riunione.

Sulla piazza zurighese i listini sono partiti con il segno meno e non sono più riusciti a riaffiorare. Quanto ai singoli titoli solo due si sono mantenuti a galla. Debole l’andamento dei bancari, con Julius Bär che ha ceduto l’1,86% (a 49.02 franchi) e Credit Suisse che è arretrata dell’1,17% (a 22.05 franchi). Migliore è stata la prestazione di UBS (-0,05% a 19.46 franchi).

Stesso scenario tra i pesi massimi difensivi: il colosso dell’alimentare Nestlé ha perso lo 0,66% (a 75.20 franchi), Novartis lo 0,70% (a 85.25 franchi), mentre Roche è caduta sotto la parità proprio in finale di seduta (-0,07% a 272.40 franchi).

Ancora in difficoltà il segmento del lusso (Richemont -0,79% a 75.30 franchi; Swatch -1,16% a 359.20 franchi) e per nulla dinamici sono stati i valori ciclici, con l’eccezione di Geberit (+0,12% a 338.10 franchi). Tra gli assicurativi Swiss Re (+0,98% a 98.20 franchi) ha fatto meglio di Zurich Insurance (-0,84% a 258.20 franchi).

La volatile Transocean, molto sensibile alle variazioni del prezzo del petrolio, ha perso l’1,84% (a 13.85 franchi). Oggi si è diffusa la notizia che il vertice dell’Opec, riunito a Vienna, avrebbe deciso a sorpresa di aumentare il tetto della produzione da 30 a 31,5 milioni di barili al giorno.

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