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Borsa svizzera chiude in ribasso, SMI -0,77%

(Keystone-ATS) Giornata tutta negativa per la borsa svizzera che ha chiuso le contrattazioni odierne con l’indice SMI dei titoli guida in flessione dello 0,77% a 8’474.23 punti. L’indice globale SPI è arretrato nella stessa percentuale a quota 8’380.13.

Tutte le blue chip sono risultate in perdita di velocità ad eccezione del settore del lusso: ad allungare il passo è stata in particolare Swatch (+2,54% a 524.50 franchi), mentre Richemont è rimasta ferma sulle quotazioni di ieri (a 90.30 franchi)

Sui mercati hanno pesato i cattivi risultati fatti segnare da Francia e Italia sul fronte della produzione industriale e anche i timori legati a un’eventuale insolvenza della banca portoghese Espirito Santo, la principale del paese, che potrebbe innescare una crisi finanziaria.

Gli investitori hanno venduto i titoli bancari, con UBS che è scivolata all’indietro dello 0,85% (a 16.25 franchi) e Julius Bär dell’1,23% (a 36.05 franchi). Peggio ancora è andata a Credit Suisse che ha lasciato sul terreno il 2,10% (a 25.12 franchi).

Ieri Credit Suisse ha chiesto alla giustizia americana di rinviare di alcuni mesi l’esecuzione delle sanzioni che le sono state inflitte dagli Stati Uniti per incitazione all’evasione fiscale. La banca, che ha anche annunciato la cessione di parte delle attività di private banking in Italia, ha spiegato che la sua attività di gestione di attivi potrebbe soffrire molto se l’accordo concluso con le autorità americane entrasse in vigore come previsto il 12 agosto.

Non sono stati risparmiati dall’ondata al ribasso i titoli difensivi: Nestlé ha segnato una flessione dello 0,51% (a 68.45 franchi), Novartis dello 0,44% (a 79.65 franchi) e Roche dell’1,24% (a 262.20 franchi). Il record negativo spetta a Adecco, che ha ceduto il 4,48% (a 67.20 franchi).

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