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Borsa svizzera chiude in ribasso, SMI -0,91%

(Keystone-ATS) Seduta negativa per la borsa svizzera: l’indice dei valori guida SMI ha chiuso a 9424,41 punti, in flessione dello 0,91% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI ha perso lo 0,80% a 9564,05 punti.

Il mercato, che pure ieri aveva sfiorato i massimi di sempre, sembra impegnato in una mini-correzione. A rendere insicuri gli investitori è stata soprattutto la svalutazione dello yuan operata oggi a sorpresa dalla banca centrale cinese per stimolare una congiuntura che si sta indebolendo. Il timore è che la mossa possa diminuire la concorrenzialità delle società europee e americane nel paese asiatico, aprendo inoltre la strada a una possibile guerra delle valute.

Sull’umore della piazza ha inciso negativamente anche l’indice Zew sulla fiducia degli investitori tedeschi, sceso in agosto a dispetto delle aspettative. Buone nuove sono per contro arrivate dalla Grecia, con l’accordo sul debito fra governo e creditori internazionali.

Sul fronte interno gli occhi erano puntati su Adecco (-4,38% a 78,65 franchi), che ha presentato trimestrali non convincenti. Si sperava di più: visto il buon andamento del titolo nelle scorse settimane sono quindi scattati i realizzi di guadagno.

Fin da subito in difficoltà è apparso il segmento del lusso, con Swatch (-5,11% a 410,00 franchi) ancora più in rosso di Richemont (-4,16% a 80,70 franchi): hanno pesato le incertezze relative agli sviluppi della situazione in Cina.

Fra i valori particolarmente dipendenti dalla congiuntura ha ripiegato anche ABB (-1,42% a 20,11 franchi), mentre hanno resistito LafargeHolcim (+0,14% a 69,65 franchi) e Geberit (+0,15% a 334,70 franchi). Apprezzabile è stata la performance di Transocean (+0,50% a 14,02 franchi).

Sono scivolati all’indietro nel corso della giornata i bancari UBS (-0,99% a 22,09 franchi), Credit Suisse (-1,37% a 28,17 franchi) e Julius Bär (-1,50% a 52,45 franchi), come pure gli assicurativi Swiss Re (-0,68% a 87,90 franchi) e Zurich (-0,41% a 291,60 franchi). Nella corrente generale si sono mossi i pesi massimi Nestlé (-0,54% a 73,35 franchi), Novartis (-0,59% a 101,00 franchi) e Roche (-0,71% a 278,00 franchi).

Lo scacchiere delle blue chip va completato con Actelion (-0,93% a 137,90 franchi), Givaudan (-0,17% a 1809,00 franchi), SGS (-0,66% a 1820,00 franchi), Swisscom (invariata a 566,00 franchi) e Syngenta (-0,95% a 396,90 franchi).

Nel mercato allargato balzo di Galenica (+8,41% a 1224,00 franchi) grazie al miglioramento della previsioni sugli utili. Sulzer (-0,95% a 104,00 franchi) ha comunicato ieri sera la partenza immediata del CEO Klaus Stahlmann e la sua sostituzione ad interim con il CFO Thomas Dittrich. Hanno informato sull’andamento degli affari anche Tornos (-6,55% a 3,85 franchi), GAM (-5,17% a 19,25 franchi) nonché le banche cantonali di Ginevra (+0,50% a 252,00 franchi) e San Gallo (invariata a 364,25 franchi).

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