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Borsa svizzera chiude in ribasso, SMI -0,93%

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera ha terminato in ribasso una seduta svoltasi interamente al di sotto della parità. Sui mercati continua a influire lo stallo sul bilancio e sul tetto del debito negli Stati Uniti. Dopo un’apertura incerta, Wall Street ha virato in negativo. Il listino principale SMI ha chiuso a 7’755.26 punti, in flessione dello 0,93%. L’indice allargato SPI è uscito dalle contrattazioni a quota 7’384.31 (-0,89%).

Agli elementi di incertezza ieri si è aggiunta la revisione delle stime dell’Fmi sulla crescita economica globale. La Borsa di Tokyo ha tuttavia chiuso stamane con il Nikkei in rialzo dell’1,03%. Ad incidere positivamente sulla seduta l’indicazione della nomina ai vertici della Fed di Janet Yellen, considerata favorevole ad una politica monetaria accomodante.

D’altro canto il gigante americano dell’alluminio Alcoa ha presentato cifre trimestrali migliori delle attese. Ma vista la situazione negli USA, gli investitori rimangono alla finestra, hanno rilevato gli operatori.

A Zurigo solo pochi titoli guida sono sfuggiti alla tendenza negativa. In particolare si è messa in luce Zurich Insurance, che è salita dell’1,61% (a 234,10 franchi), grazie a uno studio di una banca americana che fa sperare in aumento del dividendo della compagnia elvetica, hanno indicato i broker. Swiss Re – l’altro assicurativo del listino principale – è invece in calo dello 0,33% (a 74,45 franchi). Sono arretrati i bancari: Credit Suisse dello 0,65% (a 27,63 franchi), UBS dello 0,72% (a 18 franchi) e Julius Bär dell’1,18% (a 41,89 franchi).

Quanto ai difensivi di peso, Nestlé è in discesa dello 0,57% (a 60,95 franchi). Secondo voci che circolano sui mercati, il gigante alimentare intende cedere la linea di prodotti dietetici Jenny Craig. Nestlé non ha voluto esprimersi in merito. Hanno perso parecchio terreno Novartis (-0,89% a 66,60 franchi) e soprattutto Roche (-1,61% a 231,90 franchi). Lo stesso vale per Syngenta (-2,11% a 352,50 franchi) e Actelion (-2,58% a 60,50 franchi).

Pesanti ribassi anche per i ciclici: Geberit ha subito una contrazione del 2,30% (a 234 franchi), ABB dell’1,34% (a 20,68 franchi), Holcim dell’1,30% (a 64,40 franchi) e Adecco dell’1,23% (a 64,20 franchi).

Fra le altre blue chip sono sopra la linea Swisscom (+0,16% a 434,50 franchi) e Givaudan (+1,14% a 1244,00 franchi), che domani presenterà il bilancio trimestrale.

Nell’indice allargato Tecan, che ha lanciato oggi un avvertimento sull’andamento del fatturato, è risultata in discesa del 4,04% (a 95 franchi).

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