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Borsa svizzera chiude negativa, SMI -0,26%

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera ha chiuso la giornata di contrattazioni in territorio negativo con l’indice SMI dei principali titoli in flessione dello 0,26% a quota 9’023,71, mentre l’indice complessivo SPI è arretrato dello 0,37% a 9’020,97 punti.

Al centro dell’attenzione oggi vi è stata Credit Suisse, dopo le dimissioni annunciate dal Ceo Brady Dougan, che si ritira dalla direzione della banca con effetto alla fine di giugno 2015 dopo otto anni di attività. Dougan sarà sostituito dal franco-ivoriano Tidjane Thiam, Ceo delle compagnia di assicurazioni londinese Prudential Plc.

L’avvicendamento ai vertici dell’istituto è stato accolto favorevolmente dai mercati e il titolo in borsa ha guadagnato il 7,76% (a 25.00 franchi). Secondo gli analisti la nomina di Thiam potrebbe comportare un riorientamento della seconda banca svizzera, con il rafforzamento della gestione patrimoniale e una riduzione delle attività di investmentbanking. Secondo il presidente del consiglio di amministrazione Urs Rohner non vi sarà comunque nessun cambiamento strategico fondamentale.

Gli altri titoli finanziari sono risultati piatti: Julius Bär ha perso lo 0,09% (a 45.29 franchi) e UBS lo 0,06% (a 17.24 franchi).

Sui listini hanno pesato i valori difensivi: in arretramento sono risultati sia il colosso dell’alimentare Nestlé (-0,79% a 75.30 franchi), sia i farmaceutici Novartis (-0,73% a 95.70 franchi) e Roche (-0,12% a 259.20 franchi).

In ordine sparso i titoli più esposti ai cicli congiunturali: hanno fatto un passo indietro ABB (-0,83% a 20.24 franchi) e Holcim (-1,87% a 73.60 franchi), mentre Adecco è progredita dello 0,94% (a 75.55 franchi). Geberit, che ha presentato risultati annuali in crescita, ha messo a segno un +2,89% (a 352.20 franchi).

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