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Borsa svizzera chiude negativa, SMI -0,75%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera ha chiuso in territorio negativo con l’indice l’indice SMI dei principali titoli in flessione dello 0,75% a quota 8’544.35 , mentre l’indice complessivo SPI è arretrato dello 0,71% a 8’817.15 punti.

I volumi, in questa settimana borsistica raccorciata a causa delle festività natalizie, sono stati contenuti e caratterizzati da grande volatilità che secondo gli esperti della Banca cantonale zurighese dovrebbe continuare anche il prossimo anno. La giornata è stata poco movimentata anche perché per quest’anno i giochi sono fatti, ha commentato un analista. Sui mercati ha peraltro continuato a incidere il calo del prezzo del petrolio, sceso a tratti sotto i livelli dell’estate 2004, e l’assenza di dati economici di rilievo.

Sulla piazza zurighese sono risultati deboli i bancari, con UBS in discesa dell’1,35% (a 18.97 franchi) e Credit Suisse dell’1,73% (a 20.96 franchi). Julius Bär è scivolata all’indietro del 2,33% (a 44.81 franchi) dopo notizie della stampa domenicale secondo le quali sull’istituto peserebbe la minaccia di una multa negli Stati Uniti più alta di quanto preannunciato e ben superiore agli accantonamenti previsti a questo scopo.

Hanno suscitato discussioni anche rivelazioni giornalistiche circa un rilevamento di Syngenta da parte del gruppo China National Chemical Corp, che secondo l’agenzia Blomberg avrebbe aumentato la sua offerta a 470 franchi per azione. Il gruppo cinese vorrebbe dapprima assumere il controllo del 70% del capitale: il 30% restante passerebbe di mano solo in un secondo tempo. Il consiglio di amministrazione dell’azienda agrochimica basilese si pronuncerà entro la fine dell’anno. Il titolo, partito in forte rialzo, ha perso vigore con il passare delle ore chiudendo comunque a +0,43% (a 376.10 franchi).

Ordini di vendita hanno interessato il segmento del lusso (Swatch -0,62% a 334.80 franchi; Richemont -0,92% a 70.25 franchi) e buona parte dei valori ciclici, ad eccezione di Adecco (+0,52% a 67.20 franchi). Tra i pesi massimi difensivi Roche, pur avendo ottenuto il via libera per un test HIV negli USA, ha lasciato sul terreno lo 0,30% (a 268.10 franchi). Negativi anche Novartis (-0,88% a 84.00 franchi) e il colosso dell’alimentare Nestlé (-1,03% a 72.30 franchi). La volatile Transocean, molto sensibile alle variazioni del prezzo del greggio, è arretrata del 2,83% (a 12.02 franchi).

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