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Borsa svizzera chiude negativa, SMI -0,99%

(Keystone-ATS) Dopo un avvio in calo la Borsa svizzera ha ridotto le perdite ed è perfino salita sopra la parità, sperando in una soluzione dell’ultimo minuto alla crisi del debito greca, ma poi è di nuovo scivolata in territorio negativo. L’SMI ha perso lo 0,99% a 8’780.91 punti.

L’indice allargato SPI ha ceduto dal canto suo lo 0,90% a 8’918,62 punti. I listini si erano ripresi in seguito alla notizia che il premier greco Alexis Tsipras starebbe riconsiderando – dopo aver opposto un primo rifiuto – l’offerta fattagli in extremis stamani dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker per arrivare ad un accordo entro la mezzanotte di oggi.

Ma poi una nota ufficiale del governo greco ha reso noto che l’esecutivo chiede un programma di salvataggio di due anni al fondo europeo Esm, assieme a una ristrutturazione del debito. Stasera alle 19.00 è prevista una riunione straordinaria dell’Eurogruppo via teleconferenza per discutere la proposta. Tuttavia la cancelliera tedesca Angela Merkel ha subito fatto sapere che la Germania “non prenderà in considerazione l’ipotesi di un terzo salvataggio (…) prima dell’esito del referendum di domenica prossima”.

Tra le blue chip in forte calo il lusso – Swatch -2,57% a 364.10 franchi, Richemont -2,12% a 76.05 franchi – e i ciclici, con ABB che ha lasciato sul terreno il 2,15% a 19.58 franchi – nonostante un’importante commessa in Qatar -, Holcim l’1,43% a 69 franchi e Adecco l’1,04% a 75.90 franchi. Più contenuta la perdita di Geberit (-0,64% a 311.70 franchi).

Sotto forte pressione anche il peso massimo difensivo Nestlé (-2,10% a 67.50 franchi) mentre gli altri due – Novartis e Roche – sono scese solo dello 0,16% a 92.15 franchi e dello 0,53% a 262 franchi. Hanno perso oltre un punto percentuale anche Syngenta (-1,61% a 380 franchi) e la sempre volatile Transocean (-1,82% a 15.12 franchi).

Tra i bancari UBS segna una flessione dello 0,35% a 19.83 franchi, Credit Suisse dello 0,73% a 25.70 franchi e Julius Bär dello 0,57% a 52.45 franchi, mentre gli assicurativi Swiss Re e Zurich hanno ceduto rispettivamente lo 0,60% a 82.75 franchi e lo 0,66% a 284.60 franchi. Givaudan si è contratta dello 0,49% a 1’618 franchi, Actelion dello 0,36% a 136.80 franchi, Swisscom dello 0,19% a 524 franchi e SGS dello 0,06% a 1’706 franchi.

Nel listino allargato da segnalare che Kaba ha perso lo 1,15% a 556.50 franchi. Di oggi la notizia che lo specialista zurighese attivo nei sistemi di sicurezza ha messo fine a una causa collettiva negli Stati Uniti avviata nel 2010: un tribunale ha autorizzato l’accordo raggiunto con i querelanti. L’intesa prevede prestazioni non monetarie che, insieme ai costi giuridici, sono coperte dagli accantonamenti effettuati nell’esercizio 2010/2011.

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