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Borsa svizzera chiude positiva, SMI +0,74%

(Keystone-ATS) La Borsa svizzera ha chiuso la seduta in territorio positivo con l’indice SMI dei principali titoli in progresso dello 0,74% a 8’314,47 punti, mentre l’indice complessivo SPI è salito dello 0,75% a quota 8’578,65.

Sui mercati ha dapprima pesato il crollo del prezzo del petrolio, sceso stamattina a New York sotto la soglia dei 30 dollari al barile: l’oro nero si è poi leggermente ripreso, infondendo un certo ottimismo alle borse, sostenute anche dai risultati aziendali in provenienza dagli Stati Uniti.

Stamane i mercati asiatici hanno reagito con nervosismo ai timori di una nuova fuga degli investitori dall’area. Shanghai in particolare ha fatto uno scivolone del 6,42%, a nuovi minimi da 13 mesi. Male anche Tokyo, con l’indice Nikkei che è arretrato del 2,75%.

Vi è intanto attesa per le decisioni della Fed americana, che si riunisce oggi e domani per valutare i prossimi passi di normalizzazione monetaria. Secondo gli esperti i tassi Usa, rialzati a dicembre per la prima volta da dieci anni, verranno lasciati fermi, mentre è probabile una nuova stretta “soft” a marzo.

Sulla piazza zurighese l’andamento delle blue chip è stato prevalentemente di segno più. In decisa progressione, nel segmento del lusso, è risultata Swatch, che ha allungato il passo del 2,98% (a 338.70 franchi). Più forte anche la concorrente Richemont (+0,71% a 64.20 franchi). Oggi è stato reso noto che le esportazioni di orologi nel 2015 sono calate del 3,3%, un dato in linea con le attese degli analisti, che hanno notato come il dato di dicembre sia migliore di quello del mese precedente.

Tra i pesi massimi difensivi il colosso dell’alimentare Nestlé è salito dell’1,17% (a 73.25 franchi): bene, tra i farmaceutici, anche Novartis (+0,90% a 83.65 franchi), che presenterà i risultati annuali domani: Roche ha messo a segno un modesto +0,04% (a 265.70 franchi).

Sopra la soglia della parità i bancari (Credit Suisse +0,23% a 17.69 franchi; Ubs +0,24% a 16.57 franchi; Julius Bär +0,24% a 42.17 franchi), così come tutti i valori più sensibili ai cicli congiunturali, con in testa ABB (+1,99% a 16.95 franchi) e Geberit (+1,73% a 353.10 franchi), che ha approfittato di una raccomandazione favorevole di Credit Suisse.

Zurich Insurance è progredita dello 0,59% (a 221.80 franchi), mentre si fanno sempre più insistenti le voci secondo cui alla testa dell’assicuratore potrebbe essere nominato Mario Greco, attualmente amministratore delegato di Generali, che non ha rinnovato il proprio mandato.

Sul mercato allargato hanno informato sui risultati aziendali Tornos (-0,35% a 2.82 franchi), Huber+Suhner (invariata a 43.50 franchi) e SFS (-0,79% a 63.00 franchi).

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