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Borsa svizzera in preda all’incertezza per la Grecia

(Keystone-ATS) Dopo essere saliti sopra la parità sul mezzogiorno, i listini della Borsa svizzera si muovono ora intorno alla linea di demarcazione: alle 15.30 l’SMI cede lo 0,05% a 9’077.68 punti, l’SPI lo 0,10% a 9’202.16 punti.

Il nervosismo per le trattative tra la Grecia e i suoi creditori è palpabile, riferiscono operatori. “Non ci sono ancora abbastanza progressi”: ha detto il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem entrando alla riunione dell’organo.

Sulla piazza zurighese salgono i bancari UBS (+0,54%) e Credit Suisse (+0,80%), mentre Julius Bär, che martedì ha annunciato accantonamenti per 350 milioni di dollari in vista di un accordo con la giustizia americana, cede l’1,03%.

Ancora contrastati i ciclici con ABB in calo dello 0,68%, Geberit dello 0,86% e Holcim dello 0,42% mentre Adecco sale dello 0,70%. Senza chiara direzione anche i pesi massimi difensivi: Novartis scende dello 0,26%, Nestlé e invariata e Roche avanza dello 0,15%.

Tra gli altri titoli spiccano Actelion (+1,29%) e SGS (-2,13%).

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