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Borsa svizzera leggermente positiva

(Keystone-ATS) La borsa svizzera prosegue la seduta in territorio leggermente positivo, con l’indice SMI dei titoli guida che verso le 11.30 segna un progresso dello 0,10% a 8’601,37 punti, mentre l’indice complessivo SPI sale dello 0,13% a quota 9’547,18.

I mercati tentano quindi il rimbalzo, in un momento in cui sembrano ridimensionarsi le preoccupazioni degli investitori dopo la mancata approvazione della riforma sanitaria voluta dall’amministrazione statunitense di Donald Trump, che negli scorsi giorni avevano appesantito i listini.

Riprendono quota i valori finanziari, ieri sotto pressione, con UBS che guadagna lo 0,26%, Julius Bär lo 0,30% e Credit Suisse lo 0,27%. Il CEO del secondo istituto svizzero ha detto in occasione di una conferenza degli investitori a Hong Kong che prenderà quanto prima una decisione su un eventuale aumento di capitale. Ipotesi giornalistiche indicano che la banca sarebbe intenzionata a percorrere questa strada, privilegiandola rispetto a un’eventuale quotazione in borsa della sua entità svizzera.

Orientati positivamente anche Zurich Inurance (+0,14%), alla vigilia dell’assemblea generale degli azionisti, mentre non riescono a mantenersi a galla Swiss Life (-0,03%) e Swiss Re (-0,17%). Debole pure il segmento del lusso: Swatch scivola all’indietro dello 0,57% e Richemont dello 0,45%.

Sembrano bene intonati i valori ciclici più sensibili alle variazioni congiunturali, tutti positivi tranne LafargeHolcim che rimane incollata sulle quotazioni di ieri, così come i farmaceutici Novartis (+0,41%) e Roche (+0,43%). Sul mercato allargato Dufry approfitta di voci secondo cui il dettagliante nel commercio esentasse avrebbe suscitato l’interesse del conglomerato cinese HNA, intenzionato ad acquistare una partecipazione: in borsa il titolo allunga del 3,16%.

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