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Borsa svizzera piatta, SMI +0,06%

(Keystone-ATS) La borsa svizzera non decolla, con l’indice SMI dei titoli guida che verso le 15.30 segna un leggerissimo progresso dello 0,06% a quota 9’266,12, mentre l’indice complessivo SPI avanza dello 0,07% a 9’295,02 punti.

Dopo la forte progressione di ieri, successiva alla pausa per le festività pasquali, oggi – secondo gli analisti – è in atto una fase di consolidamento.

Sui mercati ha avuto peraltro qualche ripercussione il dato sugli ordini dell’industria tedesca in febbraio, che ha segnato una flessione dello 0,9% rispetto al mese precedente. Si tratta del secondo calo consecutivo. Le attese degli analisti erano per una crescita.

L’indice SMI è sostenuto dal colosso dell’alimentare Nestlé (+0,34%) e in misura minore dal gigante farmaceutico Roche (+0,11%), mentre frena la concorrente Novartis (-0,20%).

In ordine sparso i bancari: UBS lascia sul terreno lo 0,74%, Credit Suisse (-0,04%) rimane sostanzialmente stabile, mentre allunga decisamente il passo Julius Bär (+4,13%), che raggiunge quotazioni da record. Il movimento verso l’alto è dovuto a voci ricorrenti secondo cui la banca privata zurighese potrebbe passare sotto il controllo di Credit Suisse.

Le speculazioni non sono nuove ma si sono fatte più insistenti in vista dell’imminente cambio della guardia alla testa del secondo istituto svizzero. Il nuovo CEO di Credit Suisse Tidjane Thiam potrebbe essere tentato di seguire l’esempio di UBS rafforzando le attività di gestione patrimoniale.

Nel segmento del lusso da registrare la forte progressione di Swatch (+2,39%), mentre Richemont si ferma a +0,82%. Tutti negativi i titoli più esposti ai cicli congiunturali.

Sul mercato allargato il gruppo Vaudoise, che oggi ha presentato i risultati annuali, sta guadagnando oltre il 4%.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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