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Borsa svizzera ricomincia a crederci

(Keystone-ATS) Dopo una mattinata titubante la borsa svizzera ricomincia a crederci: alle 15.20 l’indice dei valori guida SMI segnava 9331,78 punti, in progressione dello 0,22% rispetto a ieri, mentre il listino globale SPI guadagnava lo 0,20% a 9442,91 punti.

La numero uno della Federal Reserve, Janet Yellen, ha affermato che le condizioni dell’economia americana sono tali da giustificare probabilmente un aumento dei tassi di interesse quest’anno. Oggi dagli Usa è giunto anche il dato dei prezzi alla produzione, saliti oltre le attese in giugno.

Nell’Eurozona vi è la speranza di un credito ponte per la Grecia, a patto che stasera il parlamento greco dia il via libera al primo pacchetto di risparmi e riforme. L’intesa raggiunta nel dossier ha comunque avuto l’effetto di un tranquillante per gli investitori: l’indice svizzero di volatilità è infatti ulteriormente calato.

Per quanto riguarda i singoli titoli gli occhi rimangono puntati su Syngenta (+4,18%): stando a Bloomberg un importante investitore, il fondo del miliardario John Paulson, starebbe sostenendo Monsanto nel suo tentativo di scalata.

Giù per contro ABB (-1,51%), dopo un cambiamento di raccomandazione da parte di Baader Helvea. LafargeHolcim (+0,80%) ha fatto sapere di voler realizzare in tre anni sinergie per 1,4 miliardi di euro. In negativo sono altri due valori particolarmente sensibili alla congiuntura, Adecco (-0,19%) e Geberit (-0,40%), come pure – nel segmento del lusso – Swatch (-0,05%) e Richemont (-1,02%).

Bene orientati sono invece i bancari UBS (+1,62%) e Credit Suisse (+0,04%), nonché gli assicurativi Swiss Re (+0,29%) e Zurich (+0,50%). Fra i pesi massimi difensivi arretra Nestlé (-0,28%), marcia sul posto Novartis (+0,10%) e accelera Roche (+0,58%).

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