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Borsa svizzera sopra la parità dopo decisioni Bce

(Keystone-ATS) Dopo le decisioni di politica monetaria della Bce la Borsa svizzera si è portata in territorio positivo, anche se nel frattempo i guadagni si sono già assottigliati. Alle 15.15 l’SMI avanza dello 0,07% a 10’105.40 punti, l’SPI dello 0,13% a 12’264.90 punti.

Nel primo pomeriggio la Banca centrale europea ha annunciato che taglia il tasso sui depositi al -0,50% dal -0,40%. Restano invece invariati il tasso principale, allo 0%, e quello sui prestiti marginali, allo 0,25%. Al contempo il consiglio direttivo ha varato un nuovo programma di quantitative easing (Qe) che prevede l’acquisto di bond per 20 miliardi di euro al mese e partirà a novembre. L’istituto centrale ha pure lanciato un nuovo maxi-prestito a lungo termine alle banche dell’Eurozona, allungando la scadenza da due a tre anni e prevedendo tassi più bassi per le banche che prestano al di sopra di un certo livello.

Tra le blue chip in forte calo i bancari UBS (-1,22%) e Credit Suisse (-1,16%) così come Richemont e Swiss Life (entrambi -1,09%). In netta progressione invece SGS (+1,17%); crescita solida anche per Swisscom (+0,80%) e Givaudan (+0,72%). Quanto ai pesi massimi difensivi, Nestlé sale dello 0,46%, Novartis dello 0,47% e Roche dello 0,02%.

Nel mercato allargato tra le aziende che hanno informato sull’andamento dei loro affari Dormakaba lascia sul terreno l’1,39%, Newron l’1,52% e Romande Energie il 2,40%. Straumann, che fonda una co-impresa di distribuzione a Hong Kong assieme al fabbricante di protesi Modern Dental Group, avanza dell’1,29% mentre Peach Property cede il 2,09% dopo aver comunicato di aver acquisito 3’672 appartamenti in Germania, accrescendo il suo valore di mercato di circa il 40% a 1,1 miliardi di franchi.

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