Borsa svizzera sotto la parità

(Keystone-ATS) Dopo i fasti di ieri, la Borsa svizzera evolve da stamattina in territorio negativo, pur mantenendosi al di sopra dei 9600 punti. Verso le 11.20, l’indice principale SMI cedeva lo 0,41% a 9621.43 punti. L’indice completo SPI arretrava dello 0,44% a 11’627.90 punti.

L’attenzione degli operatori è focalizzata su Richemont, in crescita dello 0,73%. La società attiva nel settore del lusso ha registrato una forte crescita nell’esercizio 2018/19, conclusosi a fine marzo, trainata in particolare dalle acquisizioni delle piattaforme di vendita online Yoox Net-a-porter e Watchfinder. Il fatturato si è attestato a 13,99 miliardi di euro, pari a un aumento del 27% su un anno. L’utile ha registrato un balzo del 128% a 2,79 miliardi. Nonostante queste cifre, gli operatori si attendevano risultati migliori.

A parte Richemont, Swisscom e Adecco, tutte le altre blue chip sono in perdita, più contenute per i difensivi, più accentuate invece per i bancari e gli assicurativi.

Novartis è poco mossa (-0,01%). La multinazionale basilese e la britannica GlaxoSmithKline hanno riconosciuto davanti alla Corte Federale di giustizia australiana di aver infranto le leggi locali a tutela dei consumatori, rilasciando false dichiarazioni sui benefici di due dei loro prodotti per il trattamento del dolore e delle infiammazioni legate all’artrosi. Dopo aver ammesso di aver violato le leggi locali, è attesa un’ulteriore udienza in cui verranno determinate le sanzioni nei confronti delle due società.

Sul mercato allargato, Alpiq perdeva lo 0,23%. Il produttore e fornitore di energia elettrica argoviese intende vendere al gruppo Sev.en Energy la sua filiale nella Repubblica Ceca Alpiq Generation CZ, che gestisce le centrali a carbone di Kladno e Zlin. La transazione ammonta a 280 milioni di euro (310 milioni di franchi).

Alpiq prevede di utilizzare questa liquidità per sviluppare maggiormente altri settori in crescita e per ottimizzare ulteriormente il bilancio.