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Borsa svizzera sotto pressione, pesa crisi debito

(Keystone-ATS) I listini alla borsa svizzera sono orientati al ribasso per questa prima parte di giornata. Tutti in perdita i titoli del listino principale, con l’indice SMI in calo dello 0,77% a 5642,01 punti. Sul mercato allargato, l’SPI accusa una contrazione dello 0,71% a 5124,04 punti.

Pesa come un macigno l’incertezza legata ai debiti sovrani di Italia, Spagna e Francia. I differenziali tra i titoli di Stato di questi paesi e il Bund tedesco hanno raggiunto nuovi record.

L’asta di titoli decennali spagnoli ha registrato un balzo dei rendimenti ai massimi dal 1997 e un calo della domanda. Madrid ha collocato 3,56 miliardi di euro (la forchetta di offerta era compresa tra 3 e 4 miliardi) e il rendimento medio è salito al 6,975% dal 5,433 dell’ultima asta del 20 ottobre scorso.

Ieri, poi, l’agenzia Fitch ha comunicato che la crisi europea mette a rischio il rating delle banche americane, le cui prospettive potrebbero peggiorare se la crisi non sarà risolta. Insomma, ce n’è abbastanza per far perdere il sonno a più di un investitore.

La situazione d’incertezza si ripercuote negativamente soprattutto sui titoli bancari e assicurativi. UBS cede l’1,76% – in serata la banca svelerà i piani per la sua ristrutturazione -, il Credit Suisse il 2,93% e Julius Baer l’1,69%. Tra gli assicurativi, ZFS arretra dell’1,29% e Swiss Re dell’1,57%.

Più contenute le perdite sui pesi massimi: Roche cede lo 0,07%, Novartis lo 0,49% e Nestlé lo 0,19%.

Più ampie invece le vendite sui titoli ciclici: ABB scende dell’1,89%, Adecco dell’1,71%, Holcim dell’1,94%.

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