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Borsa svizzera termina in positivo, SMI +1,09%

(Keystone-ATS) Partita al rialzo, la Borsa svizzera si è mantenuta per tutta la giornata in territorio positivo, seppur non toccando gli “acuti” di ieri dopo la diffusione dei dati cinesi sull’export, superiori alle attese.

In chiusura, l’indice SMI delle blue chip ha chiuso a 8021 punti, in progressione dell’1.09%, superando quindi la soglia psicologica degli 8 mila punti. Sul mercato allargato, l’SPI ha guadagnato lo 0,94% a 8606,64 punti.

Gli investitori sentiti dalla reuters sperano in una ripresa duratura della congiuntura. A prescindere dai dati provenienti dalla Cina, le notizie giunte oggi dagli Stati Uniti sono contraddittorie.

A fronte di un’ulteriore diminuzione delle richieste di sussidi per la disoccupazione, il lieve aumento dell’inflazione registrato in marzo non lascia invece sperare in un imminente aumento dei tassi di interesse.

Particolarmente ricercato oggi il titolo Nestlé (+1,97% a 72,60 franchi), dopo la pubblicazione odierna dei trimestrali (fatturato), migliori del previsto. Novartis ha segnato una progressione dell’1,10% a 73,35 franchi e Roche dell’1,10% a 248,10 franchi.

Molto ricercati ieri, oggi i titoli bancari si sono riconfermati, anche se Credit Suisse ha dovuto accontentarsi solo di un +0,14% a 14,53 franchi (ieri +8,12%). UBS ha chiuso in salita dell’1,11% a 15,53 franchi e Julius Baer del 2,38% a 41,81 franchi.

Swatch e Richemont, in forte progressione ieri sulla scia dei dati cinesi sull’export, oggi sono risultate sotto tono. Swatch è progredita dello 0,30% a 334 franchi, mentre Richemont ha terminato in perdita dello 0,23% a 64,45 franchi.

Bene come ieri i titoli assicurativi, con Zurich in avanzamento dell’1,10% a 211,30 franchi, Swiss Life dello 0,23% a 261 franchi e Swiss Re dell’1,36% a 93,50 franchi.

Sul mercato allargato, Orascom ha ceduto il 2,46% a 9,18 franchi. Il gruppo immobiliare e alberghiero elvetico-egiziano ha registrato una perdita netta di 19 milioni di franchi nel 2015, contro un utile di 41,9 milioni nel 2014. Il 16 marzo Orascom aveva già annunciato di attendersi una perdita netta dell’ordine di 21-23 milioni milioni per il 2015. Il risultato appare dunque meno grave del previsto.

Buon esordio in borsa per VAT Group, impresa sangallese tra i principali fabbricanti mondiali di valvole sottovuoto. Partita con un prezzo fissato a 45 franchi per azione, il titolo ha chiuso a 51,55 franchi (+10.11%).

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