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Borse europee ancora deboli

(Keystone-ATS) MILANO – La fiducia di imprese e consumatori che in Europa è salita ai massimi degli ultimi due anni non è bastata alle Borse del Vecchio Continente per invertire la tendenza debole delle ultime settimane: l’indice Stxe 600, che registra l’andamento dei principali titoli europei, ha chiuso con una limatura dello 0,03%.
Scarso l’impatto dai dati macroeconomici statunitensi su reddito e consumi – di fatto in linea con le attese – e anche dal rifiuto di Genzyme dell’offerta da 18,5 miliardi di dollari di Sanofi-Aventis, il cui titolo è comunque salito dello 0,66%.
Tra i diversi listini europei, gli unici a chiudere con un segno positivo sono stati quelli di Zurigo (+0,36%) e Atene (+0,92%), mentre tutti gli altri senza la guida di Londra, chiusa per festività, hanno accusato un lieve calo.
Deboli i titoli delle auto, con Continental e Michelin in calo rispettivamente del 2,03% e del 2% netto, mentre Pirelli ha chiuso in perfetto pareggio rispetto a venerdì.
Qualche vendita tra i gruppi delle telecomunicazioni e della chimica, mentre le banche si sono mostrate mediamente “tranquille”: tra i titoli maggiori Bnp Paribas ha ceduto l’1,26%, con qualche marchio spagnolo (Bankinter +0,69%) che ha tentato per tutta la sedutata di sostenere la Borsa spagnola.
Anche grazie alla questione Genzyme-Aventis, generalmente in progresso il settore della farmaceutica: il titolo Novartis è salito dello 0,75%, quello di Roche dello 0,58%.

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