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Borse Ue giù dopo massimi, pesa Stm, bene asta Spagna

(Keystone-ATS) Le borse europee ripiegano dopo aver segnato i massimi di sette settimane, con le aziende dei semiconduttori pesanti e StMicroeletronics maglia nera dopo i risultati deludenti.

L’indice FtseEurofirst 300, dopo una seduta in gran parte dominata dal segno più, chiude in calo dello 0,2% a 1.208,41 punti, con la italo-francese StMicroelectonics in calo di oltre il 10%. Dai mercati non emergono spunti particolari per la correzione, salvo prese di profitto in vista di possibili risultati deludenti dalla trimestrale di Apple in arrivo dopo la chiusura di New York.

Milano (+0,03%) e soprattutto Madrid (+1,35%) sono in controtendenza rispetto al quadro generale, che vede in calo Parigi (-0,43%), Francoforte (-0,20%) e Londra (-0,39%). Tuttavia il ribasso potrebbe essere stato innescato dalla fiducia dei consumatori dell’Eurozona, a -18,3 a luglio (-18,8 il mese precedente) facendo peggio del previsto (-17,4).

Anche i prezzi delle case negli Usa hanno fatto peggio del previsto, con un rialzo dello 0,7% contro il +0,8% atteso. Occhi dei mercati anche sugli sviluppi della crisi in Europa, con la Grecia che potrebbe veder slittare il pagamento della prossima tranche degli aiuti europei in attesa di verifiche sull’attuazione delle misure concordate con la ‘troika’, su cui il Fondo monetario internazionale dovrebbe fare approfondimenti il 29 luglio.

Stabile lo spread Btp-Bund, a 282 punti base dai 280 di ieri ma con un rendimento del decennale italiano in rialzo al 4,36% dal 4,28% di ieri. I prezzi dei Btp chiudono prevalentemente con il segno meno, ma la flessione dei titoli tedeschi ha lasciato lo spread sostanzialmente contenuto.

Oggi, intanto, la Spagna ha fatto il pieno nell’asta di titoli di Stato a breve scadenza, registrando un calo dei tassi. Il Tesoro iberico ha collocato Bond a 3 e 9 mesi per 3,52 miliardi di euro, oltre il target massimo di 3 miliardi. Sul titolo trimestrale il rendimento medio è sceso allo 0,442% da 0,869% dell’asta di giugno e sul 9 mesi il tasso è sceso all’1,152% dall’1,441%. Forte la domanda sul 3 mesi con un rapporto di copertura salito a 4,03 da 2,94, mentre sul 9 mesi la richiesta è calata a 2,27 da 2,42.

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