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Brasile: per Rousseff vittoria a metà, è ballottaggio

(Keystone-ATS) SAN PAOLO – Una vittoria col sapore della sconfitta: è l’esito politico delle elezioni di ieri in Brasile per Dilma Rousseff, la candidata del presidente Lula e del Partido dos trabalhadores (Pt). Pur essendo la più votata, la Rousseff si è fermata due-tre punti sotto la soglia del 50% e non è riuscita ad evitare il ballottaggio: ora dovrà vedersela con il suo principale avversario, il socialdemocratico Josè Serra.
Per conoscere quindi il nome del prossimo capo dello Stato del colosso sudamericano bisognerà aspettare il 31 ottobre, data nella quale è previsto il secondo turno, e cioè il duello fino all’ultimo voto Rousseff-Serra.
Serra (68 anni) ha avuto un lusinghiero 33% mentre Marina Silva – la candidata del Partito Verde – ha incassato quasi il 20% dei consensi, al di sopra delle aspettative, confermando così di essere la vera sorpresa della giornata.
Per il Pt, quanto accaduto ieri alle urne è un brutto colpo, visto che il partito fondato dal ‘presidente-operaio’ nel 1980 era chiaramente ottimista, e contava con far diventare la Rousseff prima presidente ‘mulher’ (donna) del Brasile.

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