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Bruxelles: Isis pianificava rapimenti per liberare jihadisti

Najim Laachraoui, uno dei responsabili dell'attentato all'aeroporto di Bruxelles. KEYSTONE/EPA BELGIUM FEDERAL POLICE/BELGIUM FEDERAL POLICE/HANDOUT sda-ats

(Keystone-ATS) Alcuni rapimenti di personalità in Belgio per chiedere in cambio la liberazione di terroristi detenuti, come l’attentatore del Museo ebraico a Bruxelles, Mehdi Nemmouche.

Era un’idea proposta dai terroristi di Bruxelles emersa da una chat ritrovata sul computer di uno dei kamikaze di Zaventem, Najim Laachraoui, secondo quanto riferisce la tv belga Rtbf che ha avuto accesso ai contenuti ritrovati dagli inquirenti.

Nella discussione con il loro ‘responsabile’ in Siria Abu Ahmed, la cui vera identità non è ancora stata scoperta, la cellula che ha successivamente compiuto gli attacchi del 22 marzo, tra le idee di azioni lanciate propone di rapire “una o due teste” in Belgio per chiedere in cambio la liberazione di “fratelli e sorelle” già incarcerati e che “hanno lavorato”, dice Laachraoui, “come Nemmouche e Bakkali”. Quest’ultimo è stato arrestato per aver fornito nascondigli ai terroristi.

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