Prospettive svizzere in 10 lingue

Bruxelles: trovati altri esplosivi in aeroporto

(Keystone-ATS) Altri esplosivi sono stati trovati in serata dalle forze dell’ordine nell’aeroporto di Zaventem. Lo riferiscono i media belgi citando fonti di polizia.

Una foto dei tre presunti attentatori a Zevantem è intanto stata diffusa dalla polizia: due sono vestiti in abiti scuri e secondo gli inquirenti potrebbero essere morti nell’attentato, mentre il terzo con una giacca chiara e un cappello è tuttora ricercato e la sua foto è stata pubblicata su Facebook con una richiesta di informazioni da parte degli investigatori. Due di loro indossano un solo guanto nero nella mano sinistra e spingono due carrelli-bagagli. Secondo alcune informazioni i guanti potrebbero essere serviti per nascondere i detonatori degli ordigni esplosi allo scalo.

Lo Stato islamico questa mattina ha colpito la capitale belga con un doppio attacco portato avanti da una sua ‘cellula segreta’, prima all’aeroporto di Zevanten, poi nella stazione della metropolitana di Maalbeck, a pochi passi dalle sedi delle principali istituzioni europee.

Il bilancio, ancora provvisorio, è di 30 morti e almeno 230 feriti. Due ordigni sono esplosi nella hall dell’aeroporto, facendo 10 vittime, e un’altra esplosione ha colpito un convoglio del metropolitana a Maalbeek: 20 i morti. Nello scalo aereo l’attacco è avvenuto nella hall delle partenze: secondo fonti statunitensi ha agito almeno un kamikaze e una bomba potrebbe essere stata messa in una valigia. Gli ordigni probabilmente, secondo fonti mediche, contenevano chiodi per aumentarne la capacità di offendere. Trovati anche un kalashnikov ed una terza bomba che gli artificieri hanno fatto brillare mentre la polizia proseguiva le ricerche di altri terroristi o fiancheggiatori all’interno della struttura.

Il Califfato ha rivendicato gli attentati attribuendoli a una ‘cellula segreta’ e minacciando altre operazioni in Europa: ‘quello che vi aspetta sarà più duro e amara’. Il Site ne ha confermato l’autenticità spiegando che il Belgio è stato colpito ‘per la sua partecipazione alla coalizione internazionale’ contro lo Stato islamico. Fonti dell’intelligence irachena sostengono inoltre che gli attacchi ‘sono stati pianificati due mesi fa a Raqqa, in Siria’ e che in un primo momento Bruxelles non era fra gli obiettivi indicati, ma è diventata il primo bersaglio scelto ‘a causa dell’arresto di Salah Abdeslam’.

Il Paese è sotto shock, il governo ha decretato tre giorni di lutto nazionale, chiuso le frontiere e interrotto i collegamenti ferroviari, schierando i militari nelle strade, mentre per l’intera giornata si sono susseguiti allarmi per eventuali nuovi attacchi: allerta bomba all’ospedale di Saint-Pierre, dove sono state ricoverate diverse persone ferite negli attentati di stamane e dove era stato ricoverato Salah Abdeslam dopo la sua cattura. Un allarme ha interessato anche il Palazzo Reale, e sono state evacuate per ragioni di sicurezza l’università di ULB a Bruxelles, la centrale nucleare di Liegi e un cinema ad Anversa.

L’allerta è altissima anche in tutte le capitali del Continente: a Parigi è stata evacuata ddue volte la gare du Nord per altrettanti allarmi per pacchi sospetti. I leader europei si mostrano compatti nell’appoggio ai belgi e in una dichiarazione congiunta parlano di ‘attacco alla nostra società aperta e democratica’.

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR