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Cameron e Merkel, debito il vero nemico

Questo contenuto è stato pubblicato il 28 gennaio 2011 - 21:26
(Keystone-ATS)

La cancelliera tedesca Angela Merkel ed il premier britannico David Cameron sono d'accordo: l'indebitamento è il vero nemico da abbattere per l'Europa. "La nostra priorità numero uno deve essere di sconfiggere lo spettro di massicci debiti sovrani", ha detto Cameron al World Economic Forum (Wef) di Davos.

"L'eccessivo debito è la maggiore minaccia per la prosperità", gli ha fatto eco poco dopo il cancelliere tedesco Angela Merkel schierandosi con il presidente francese a difesa della moneta unica: "difenderemo l'euro" che è un pilastro dell'Europa. Per il cancelliere tedesco "non c'è una crisi dell'euro, ma del debito". Berlino ha optato per una politica di estremo rigore senza rinunciare a una crescita record lo scorso anno. "Le misure di risparmio e crescita non sono in contraddizione", ha detto la Merkel rivolta ai top manager e politici riuniti nella stazione alpina svizzera per l'appuntamento annuale tra i Big del mondo. Anche per Cameron "sbagliano coloro che sostengono che i risparmi di spesa e le politiche per favorire la crescita siano alternative".

Di fronte alla platea mondiale di Davos è intervenuto anche il segretario del Tesoro Usa Tim Geithner: il nodo dei conti pubblici - dice - "la cui traiettoria è insostenibile" è al centro delle preoccupazioni anche oltreoceano, spiega Geithner. Ma "dobbiamo essere sicuri di non danneggiare la ripresa economica. Non possiamo assumerci rischi di incidere negativamente sulla ripresa", ha detto il tesoriere americano, anche lui ospite del Forum di Davos.

Per il premier britannico l'Europa ha bisogno di un cambio di direzione, di un'apertura dei mercati e una regolamentazione. "Abbiamo bisogno di decisioni coraggiose, non da ultimo sulla deregolamentazione", ha detto. "Potremmo aggiungere fino a 180 miliardi di euro all'economia europa". Il premier ha difeso la necessità di "un vero mercato unico europeo", di un accordo sulla liberalizzazione del commercio. La cancelliera tedesca ha difeso la visione di un'Europa unita da una maggiore collaborazione e più competitiva.

La cancelliera tedesca ha messo in guardia dal protezionismo ed ha rivolto un appello alla conclusione entro l'anno dei negoziati dell'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) per la liberalizzazione degli scambi. Sulla stessa lunghezza d'onda, Cameron ha definito il 2011 l'anno della verità per le trattative della Wto. "Il 2011 è l'anno del "o la va o la spacca", ma per un'intesa le dichiarazioni non bastano e servono proposte concrete sul cotone, le misure di salvaguardia in agricoltura, sui beni industriali e sui servizi".

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