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Canapaio Rappaz: sono adepto della pratica dell’urinoterapia

(Keystone-ATS) SAXON VS – Bernard Rappaz è un adepto dell’amaroli, o urinoterapia, pratica di origine indù associata alla meditazione e allo yoga. Il canapaio di Saxon (VS) usa da tempo questa tecnica che consiste nel bere la propria urina con lo scopo di sopportare meglio la fame.
“Pratico da lungo tempo l’amaroli”, dichiara Rappaz in un’intervista pubblicata oggi dal settimanale “Le Matin Dimanche”, spiegando che ha continuato a farlo durante lo sciopero della fame. “All’inizio l’urina è carica di sali minerali indispensabili all’organismo”, spiega.
Secondo Rappaz “i medici svizzeri conoscono male il fenomeno del digiuno”. Inoltre, aggiunge, al contrario di quanto mi era stato predetto non soffro di conseguenze nefaste per averlo praticato. Al contrario, conclude, “il digiuno permette di rigenerare gli organi”.
Mancano tuttavia le prove scientifiche di un effetto terapeutico dell’amaroli. In un soggetto sano, l’urina è sterile e può essere consumata se vengono eliminate le prime gocce, che possono contenere microorganismi presenti attorno all’orifizio urinario. Tuttavia, oltre a contenere sali minerali, nell’urina sono presenti anche tossine eliminate dai reni.
Rappaz è agli arresti domiciliari nella sua fattoria di Saxon da giovedì, in seguito ad una decisione della consigliera di Stato Esther Waeber-Kalbermatten. Il canapaio era stato incarcerato nel marzo scorso, prima di cominciare uno sciopero della fame.

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