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Carla Del Ponte nella commissione ONU sulla Siria

(Keystone-ATS) Carla Del Ponte entra a far parte della commissione ONU che indaga sulla Siria. Lo ha annunciato oggi a Ginevra la presidente del Consiglio dei diritti umani dell’Onu, Laura Dupuy Lasserre. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha espresso il suo compiacimento per la nomina.

La scelta della Del Ponte, già procuratrice al Tribunale penale internazionale dell’Aja per il Ruanda e l’ex Jugoslavia, era stata proposta dalla Svizzera, che aveva chiesto un forte impegno affinché “si indaghi e si puniscano le violazioni dei diritti umani in Siria”.

Nei giorni scorsi, l’ambasciatore elvetico all’ONU Dante Martinelli si era espresso per la proroga del mandato della commissione internazionale che indaga sulla Siria, chiedendo anche che tale commissione venga rafforzata e che il suo rapporto giunga al Consiglio di sicurezza.

“Tenuto conto della proroga del mandato fino a marzo e del fatto che la situazione sul terreno in Siria non mostra segnali di miglioramento, propongo di rafforzare la commissione grazie alla nomina di due commissari supplementari, Carla Del Ponte e Vitit Muntarbhorn”, ha dichiarato nel pomeriggio la presidente del Consiglio dei diritti umani, a conclusione della sessione di lavori.

Berna soddisfatta della nomina

La Svizzera accoglie “con piacere” questa nomina, proposta in virtù delle competenze e dell’esperienza che Carla Del Ponte è in grado di apportare alla Commissione. Le sue doti d’imparzialità e indipendenza sono ben note – scrive il Dipartimento federale degli affari esteri -. Del Ponte lavorerà sotto la presidenza di Paulo Sergio Pinheiro (Brasile) e a fianco di Karen Koning AbuZayd (Stati Uniti) e di Vitit Muntarbhorn (Thailandia).

Grazie alle competenze dei propri membri, questa Commissione potenziata contribuisce anche a rafforzare la credibilità dell’azione del Consiglio dei diritti dell’uomo, scrive ancora il DFAE.

Gli appelli alla lotta contro l’impunità che regna in Siria si moltiplicano. Anche la Svizzera chiede da molti mesi al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di trasferire la questione alla Corte penale internazionale.

La nomina di Carla Del Ponte “contribuirà a potenziare la raccolta di prove di possibili crimini di guerra e crimini contro l’umanità commessi in Siria, con l’obiettivo di facilitarne l’impiego nel contesto di futuri perseguimenti penali”.

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