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Case secondarie: Commissione CSt non dà seguito a iniziativa Ticino

(Keystone-ATS) L’iniziativa cantonale ticinese “Basta con la costruzione sfrenata di abitazioni secondarie! – Che non sia di pregiudizio alle regioni di montagna” incontra le simpatie della Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia CS (CAPTE-CS). Tuttavia, siccome nel frattempo un’ordinanza del Consiglio federale ha risposto a tali preoccupazioni, la Commissione propone (con otto voti contro tre) di non dare seguito al testo.

La proposta, depositata da Bellinzona il 16 aprile 2012, chiede al Parlamento di tenere conto delle peculiarità del Ticino, cantone “particolarmente interessato” dall’iniziativa popolare sulle abitazioni secondarie dell’ecologista Franz Weber, accolta in votazione federale l’11 marzo 2012 da popolo e cantoni.

In numerosi comuni ticinesi – rileva il testo – la quota delle residenze secondarie non è solo dettata dal turismo, ma anche dall’esodo crescente della popolazione locale. La Commissione si dice sensibile alle preoccupazioni del cantone, rileva tuttavia che un’ordinanza sulle abitazioni secondarie è stata adottata a livello federale poco dopo che il Ticino aveva depositato la sua proposta.

Le nuove disposizioni federali consentono una certa flessibilità e tengono conto degli interessi dei cantoni di montagna, autorizzando in particolare la modifica della definizione di un’abitazione in caso per esempio di cambiamento di domicilio.

Inoltre, ricorda la CAPTE-CS, la futura revisione della legge sulla pianificazione del territorio terrà anch’essa conto dei bisogni dei cantoni di montagna.

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