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Casse pensione: USS chiede aumento tasso interesse minimo a 2,5%

(Keystone-ATS) L’Unione sindacale svizzera (USS) chiede al Consiglio federale di aumentare al 2,25%, per il 2014, il tasso d’interesse minimo della previdenza professionale (Secondo pilastro), attualmente fissato all’1,5% sebbene la maggior parte delle casse pensione – afferma l’USS in una nota pubblicata oggi – “abbiano realizzato una performance nettamente superiore nel 2012”.

Negli ultimi anni, sostiene la confederazione sindacale nel comunicato, il tasso è stato perlopiù fissato al di sotto della performance media degli istituti di previdenza. Nonostante i buoni rendimenti ottenuti (oltre il 7% nel 2012 secondo un’inchiesta di Swisscanto fatta quest’anno), la maggior parte degli assicurati hanno beneficiato di un saggio d’interesse dell’1,5% soltanto, afferma l’USS.

Questo scarto crescente tra performance e interessi versati – mette in guardia l’Unione sindacale – avrà per effetto non soltanto rendite più basse, ma anche una perdita di fiducia per il Secondo pilastro, che si tradurrà “nel rimprovero giustificato di furto delle rendite”.

Il Consiglio federale – conclude l’USS – deve correggere questo squilibrio quando fisserà il tasso d’interesse minimo LPP (legge federale sulla previdenza professionale) per l’anno 2014 e tener conto di quanto rendono gli investimenti correnti, “perché anche quest’anno sono buoni”. Invece di continuare a congelare il saggio d’interesse minimo al livello storicamente basso dell’1,5% il governo deve aumentarlo al 2,5%, esige la confederazione sindacale.

Dopo essere rimasto al 4% dal 1985 al 2002, il tasso è sceso su pressione degli assicuratori al 3,25% nel 2003 e al 2,25% nel 2004. Nel 2005 è risalito al 2,5%, nel 2008 al 2,75%, per ridiscendere al 2% nel 2009-2011: un record ulteriormente ritoccato nel 2012, con una riduzione all’1,5%, prorogata anche per il 2013.

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