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Centrali atomiche svizzere: Greenpeace, no a uranio russo

(Keystone-ATS) BERNA – Greenpeace chiede ai gestori delle centrali atomiche svizzere di non più acquistare uranio russo. Quello attualmente utilizzato – afferma l’organizzazione ambientalista – proviene in parte dall’impianto di rigenerazione di Majak, uno dei luoghi più irradiati al mondo.
I gestori delle centrali di Gösgen (SO) e Beznau (AG) – interpellati sui risultati delle ricerche effettuate da Greenpeace – hanno confermato ieri per la prima volta alla trasmissione “Rundschau” della TV della Svizzera tedesca SF che le loro barre combustibili contengono in parte uranio ritrattato nell’impianto di Majak, situato negli Urali meridionali, circa 150 chilometri a nord della città di Celjabinsk.
Con questa ammissione la famosa “energia atomica pulita” sbandierata dall’industria nucleare si mette in una ben cattiva luce, scrive Greenpeace in una nota diramata oggi. Majak – aggiunge – è con la famigerata centrale ucraina di Cernobyl uno dei luoghi più irradiati del mondo: negli anni Cinquanta era esploso un deposito di plutonio altamente radioattivo.

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