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Centro di coordinamento statale per questioni religiose

Un'immagine mostra due donne coperte da velo islamico in Piazza Grande a Locarno. Sulla destra appare Nora Illi, elvetica convertita all'islam che fa parte del Consiglio centrale islamico della Svizzera (CCIS), col volto coperto da un niqab (foto simbolica d'archivio). KEYSTONE/TI-PRESS/PABLO GIANINAZZI sda-ats

(Keystone-ATS) La Confederazione sta valutando la creazione di un centro di coordinamento per questioni religiose.

Che si tratti dell’iniziativa contro i minareti, di lezioni obbligatorie miste di nuoto impartite a bambine musulmane o del divieto di indossare il burqa in Ticino: i temi che riguardano il culto coinvolgono sempre più la popolazione e la politica svizzera. Per questo motivo un gruppo di lavoro interdipartimentale diretto dal Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP) sta pensando di creare tale centro. Il servizio potrebbe essere annesso all’Ufficio federale di giustizia (UFG), ha indicato oggi all’ats il portavoce del DFGP Folco Galli confermando una notizia apparsa sul quotidiano svizzero tedesco “Neuen Zürcher Zeitung”.

Nonostante la competenza delle relazioni tra comunità religiose e Confederazione spetti in prima linea ai Cantoni, tali questioni occupano sempre più anche lo Stato, ha precisato Galli. A dimostrarlo, non da ultimo, il forte aumento di interventi parlamentari in quest’ambito.

I temi legati al culto e alla sua portata giuridica e politica toccano sopratutto l’Ufficio federale di giustizia (UFG), l’Ufficio federale di polizia fedpol, il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) e il Servizio per la lotta al razzismo (SLR).

Il centro di coordinamento avrebbe il compito di migliorare la comunicazione tra gli uffici federali in faccende che riguardano questioni religiose. Inoltre fungerebbero da punto di riferimento e contatto per terzi, quali singoli cittadini e comunità di culto.

I dibattiti non sono conclusi, ha affermato Galli precisando che non è ancora stata presa alcuna decisione.

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