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Cerimonie armistizio: raccoglimento e musica, poi parla Macron

I capi di Stato e di governo davanti all'Arco di Trionfo. Keystone/AP/MICHEL EULER sda-ats

(Keystone-ATS) “Il patriottismo è l’esatto contrario del nazionalismo e dell’egoismo”: lo ha detto il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, nel discorso pronunciato davanti a 72 capi di stato e di governo invitati a Parigi per il centenario dell’Armistizio.

“L’11 novembre, esattamente 100 anni fa – ha detto Macron – a Parigi, come ovunque in Francia, fu armistizio. Era la fine di quattro lunghi e terribili anni. Per quattro anni, l’Europa rischiò di suicidarsi”.

“La lezione della Grande Guerra non può essere quella del rancore di un popolo contro gli altri”, ha detto ancora Macron nel suo discorso, sotto la pioggia, visibilmente emozionato. Invocando una maggior cooperazione internazionale, ha stigmatizzato “la chiusura in sé, la violenza e il predominio”.

“Sommiamo insieme le nostre speranze invece di opporre una all’altra le nostre paure”, ha detto rivolto ai capi di Stato, concludendo poi con: “viva la pace, viva l’amicizia fra i popoli, viva la Francia”.

Prima del discorso del presidente della Repubblica c’è stata l’emozionante melodia della cantante del Benin Angelique Kidjo, “Blewu”, omaggio ai combattenti venuti dai paesi africani. Prima di lei, avevano interpretato brani di Bach e Ravel il violoncellista Yo-Yo Ma e il pianista Renaud Capucon.

Alcuni liceali hanno letto poi lettere inviate dai soldati francesi, britannici, tedeschi e americani al fronte, tutte nelle loro lingue d’origine.

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