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Cesare Battisti: no estradizione Italia, ministro esteri Brasile

Questo contenuto è stato pubblicato il 31 dicembre 2010 - 20:37
(Keystone-ATS)

BRASILIA - No all'estradizione in Italia dell'ex terrorista Cesare Battisti. Lo ha annunciato oggi il ministro degli esteri brasiliano Celso Amorim. Quest'ultimo ha letto il comunicato del governo di Lula durante un breve punto stampa con i cronisti al Planalto, sede della presidenza brasiliana.
Condannato in contumacia all'ergastolo, con sentenze passate in giudicato, per aver commesso quattro omicidi durante gli anni di piombo, Battisti era evaso dal carcere di Frosinone nel 1981 ed era fuggito in Francia, dove aveva passato parte della sua latitanza, prima di prendere la via del Brasile.
Forti le critiche che giungono dal mondo politico italiano e dalle associazioni delle vittime del terrorismo. "La decisione del Presidente Lula ha suscitato in me profonda delusione, amarezza e contrarietà ha affermato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. In precedenza il premier Silvio Berlusconi aveva espresso la sua amarezza per l'esito della vicenda, ribadendo l'impegno a proseguire la battaglia perché Battisti venga consegnato alla giustizia italiana.

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