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CF: “no” a iniziativa contro la dispersione degli insediamenti

Governo: "no" a iniziativa contro la dispersione degli insediamenti (foto d'archivio) KEYSTONE/MARTIAL TREZZINI sda-ats

(Keystone-ATS) L’iniziativa contro la dispersione degli insediamenti, che esige tra l’altro la compensazione di nuove zone edificabili con il “dezonamento” di altre superfici, si spinge troppo lontano.

Ne è convinto il Consiglio federale che raccomanda al Parlamento di respingerla senza opporle un controprogetto.

L’iniziativa “Fermare la dispersione degli insediamenti – per uno sviluppo insediativo sostenibile”, lanciata dai Giovani Verdi nell’aprile del 2015, è stata depositata il 21 ottobre scorso alla Cancelleria federale con 113’216 firme valide.

Il suo obiettivo è di frenare l’aumento delle zone edificabili in Svizzera. Ne ammette di nuove solo se si procede al cosiddetto “dezonamento” di un’altra superficie di dimensioni equivalenti e con una qualità del suolo comparabile.

L’iniziativa prevede inoltre disposizioni concernenti una maggiore concentrazione degli insediamenti, quartieri sostenibili e costruzioni al di fuori delle zone edificabili solo nel caso in cui non vi sia modo di ubicarle altrove.

Pur condividendo le principali richieste dell’iniziativa, il governo ritiene che la prima revisione parziale della Legge sulla pianificazione del territorio (LPT), in vigore dal primo maggio 2014, e la prevista seconda tappa, dall’estate 2017, offrano già gli strumenti necessari per contenere un’ulteriore dispersione degli insediamenti.

Il Consiglio federale è inoltre del parere che i Cantoni avranno il tempo sufficiente per attuare le severe disposizioni contenute nella nuova LPT.

Per tutti questi motivi, l’esecutivo ha deciso che sottoporrà quest’autunno al Parlamento il messaggio concernente l’iniziativa senza opporle un controprogetto diretto o indiretto, ma con la raccomandazione di respingerla.

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